Storia Che Passione
Accadde oggi: 14 aprile

Accadde oggi: 14 aprile

Almanacco del 14 aprile, anno 1561: sui cieli di Norimberga si verifica uno strano fenomeno atmosferico, verosimilmente un parelio, in grado di attirare sia l’attenzione degli intellettuali coevi, sia quella dei moderni scienziati, nonché storici, meteorologi, fisici e – non potevano certamente mancare – complottisti/fautori di teorie pseudoscientifiche. Il fenomeno celeste non fu tuttavia l’unico del suo genere ad essere visivamente raffigurato, poiché tra XVI e XVII secolo ebbero grande risalto i volantini inerenti “miracoli naturali” e “spettacoli celesti”.

Accadde oggi: 14 aprile

Se oggi conosciamo data, presunto luogo e dinamica del fenomeno celeste di Norimberga lo dobbiamo ad Hans Glaser, il tipografo tedesco che realizzò un apposito volantino per raccontare l’avvenimento. L’opuscolo, sopravvissuto fino ai giorni nostri e conservato nella Biblioteca centrale di Zurigo, reca il titolo “Spettacolo del cielo di Norimberga“. Leggendolo, si intuisce il tono esterrefatto e al contempo incerto con cui si descrive l’accaduto del 14 aprile 1561. Glaser parla del fenomeno celeste, verificatosi all’alba, come di una lotta tra oggetti luminosi sferici, cruciformi e cilindrici. Il tipografo adotta poi una prospettiva religiosa, prettamente apocalittica, parlando di Giudizio Universale e fine del mondo.

Scontato dirlo, ma a ribadire certi aspetti non si fa mai male: il sottotesto escatologico non va preso alla lettera. Bisogna tenere conto che nelle pubblicazioni dell’epoca si ricorreva costantemente all’espediente teologico e allegorico. L’intenzione del manifesto spesso e volentieri non era quello di raccontare il vero, ma di stupire, meravigliare il lettore. Se si omette tutto ciò, allora non si comprende l’ottica sociale dell’avvenimento.

14 aprile Spettacolo celeste di Norimberga

Ad attirare lo sguardo dell’osservatore è prima di tutto la colorata xilografia sulla sezione superiore del volantino. In essa si scorge il sole all’alba, le sfere e le croci luminose, la città di Norimberga con il suo contado. Nella sezione inferiore invece è presente la descrizione dell’evento, redatta da Glaser in persona in caratteri tedeschi arcaici. Tralasciando volutamente le infondate, quanto distorte interpretazioni pseudoscientifiche, è interessante soffermarsi sui pareri razionali di storici e meteorologi.

La corrente storica chiaramente non è monolitica, anzi, esistono diverse interpretazioni della questione. Una delle più interessanti è decisamente scettica sul fenomeno celeste descritto da Glaser. Non che rinneghi la sua esistenza o la sua essenza fisica e naturale. I dubbi ricadono semmai sulla veridicità delle parole del tipografo, il quale ammette di aver assistito in prima persona allo Spettacolo celeste di Norimberga. Se così fosse, non si spiegherebbero due dettagli che invece campeggiano sulla xilografia e dai quali scaturiscono discrepanze storiche e cronologiche.

14 aprile

Perché Glaser non raffigurò il Castello Imperiale, il simbolo indiscusso della città di Norimberga? Perché al contempo decise di raffigurare la Chiesa di San Leonardo, andata in fiamme nel 1508 e ricostruita nel 1560? Per questo una parte degli storici è concorde nel dire come il volantino di Norimberga del 1561 sia in realtà la raffigurazione di una moltitudine di fenomeni celesti, di cui Glaser venne a conoscenza in tempi e luoghi diversi.

Se gli storici cercano di far luce sul quando e sul come dell’evento atmosferico, i meteorologi ci spiegano il perché dello stesso. Come anticipato nell’introduzione, si pensa che il famoso opuscolo di Norimberga del 14 aprile 1561 sia la raffigurazione di un parelio. Per chi non lo sapesse (come il sottoscritto prima di scrivere questo articolo), un parelio è un fenomeno ottico che si verifica quando la luce solare viene rifratta da piccoli cristalli di ghiaccio sospesi nell’atmosfera. Per farla semplice, la luce del sole “trasforma” i cristalli ghiacciati in prismi naturali. Ciò fa apparire delle sfere di luce ai lati del sole, solitamente quando la stella è bassa sull’orizzonte (all’alba o al tramonto).

Sono degli effetti ottici atmosferici che possono durare pochi minuti o addirittura alcune ore. Inoltre sono sporadicamente accompagnati da altri fenomeni ottici, come aloni circolari o archi circumorizzontali.