Alcuni scavi archeologici recenti, avvenuti presso la Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, hanno permesso ai ricercatori di ipotizzare l’esistenza di un antico giardino che, un tempo, cresceva proprio nel posto dove si pensa sia stato sepolto Gesù Cristo.
L’antico giardino nel luogo della sepoltura di Gesù

La scoperta, frutto del lavoro di un team di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, ha permesso di riportare alla luce resti di viti e ulivi risalenti a circa 2mila anni fa. Il che darebbe ulteriore credito alle teorie in merito a questo luogo sacro, ipotesi che affermano come qui esisteva un giardino similare.
Grazie all’analisi archeobotanica i ricercatori hanno confermato la presenza di resti vegetali come pollini e altri materiali botanici. E tali resti sono datati intorno all’epoca della crocifissione di Gesù, la quale si ritiene solitamente essere avvenuta nella primavera del 33 d.C.
Gli archeologi hanno estratto tali campioni da sotto il pavimento della Basilica del Santo Sepolcro, procedendo poi ad analizzare nel dettaglio il polline. I primi risultati parlano di un antico campo coltivato. Tuttavia mancano ancora i dati dei testi di datazione al radiocarbonio, i quali serviranno a confermare o ribaltare il risultato (perdonaci Alessandro Borghese, non abbiamo resistito alla tentazione).

In attesa della datazione al radiocarbonio, ecco che, in effetti, le descrizioni bibliche parlano proprio della presenza di ulivi e viti nel presunto luogo della sepoltura di Gesù. Se andate a leggere il Vangelo di Giovanni (19:41) si legge che “Ora nel luogo dove fu crocifisso c’era un giardino; e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era ancora stato deposto. Là deposero Gesù”.
Quindi la nuova scoperta potrebbe confermare che quel paesaggio descritto nel Nuovo Testamento effettivamente una volta esisteva davvero. Francesca Romana Stasolla, archeologa responsabile degli scavi, ha ricordato che il Vangelo parla esplicitamente di un’area verde situata fra il Calvario e la tomba.
Ulteriori analisi hanno anche rivelato tracce di attività umana svoltasi durante diversi periodi storici, sia prima che dopo la morte di Gesù. Nel corso del tempo, però, il modo in cui quel terreno era utilizzato, cambiò parecchio. Da cava diventò campo coltivato e infine un luogo di sepoltura.

Inoltre i ricercatori in loco hanno trovato anche ceramiche e lampade a olio risalenti all’età del Ferro, identificando anche resti di bassi muri in pietra usati all’epoca per separare i terreni coltivati.
Per quanto riguarda la Chiesa del Santo Sepolcro, sappiamo che la costruirono nel 335 d.C. per volere dell’imperatore romano Costantino I. Qui in origine sorgeva un tempio dedicato alla dea Venere. Durante la costruzione della chiesa, qui scoprirono la presenza di un’antica tomba che in molti sostengono essere quella di Gesù Cristo. Secondo Stasolla, Costantino probabilmente sapeva dove era sepolto Gesù o, quanto meno, credeva di saperlo. Quindi possibile che ordinò di costruire qui la chiesa proprio per proteggere il sepolcro.