Storia Che Passione
Il "processo" alla statua della Vergine Maria: accadeva anche questo a Riga nel 1524

Il “processo” alla statua della Vergine Maria: accadeva anche questo a Riga nel 1524

Si narra che nell’anno di grazia 1524, nella città di Riga, da due anni a quella parte in piena effervescenza riformista, si sia posta sotto processo una statua della Vergine Maria. L’accusa: essere una strega, o comunque un frutto del vile demonio. La giustizia fece il suo corso e, per quanto possa sembrare incredibile, dichiarò colpevole l’oggetto. I magistrati non attesero neppure un giorno (sia mai qualcuno faccia ricorso…) e fecero applicare la condanna. Il rogo attese la scultura lignea. Follia, vero? Un episodio così singolare ha fatto venire più di qualche dubbio ai modernisti esperti di storia baltica. Da quest’ultimi non è giunta né una conferma di quanto avvenuto, né una smentita…

Il "processo" alla statua della Vergine Maria: accadeva anche questo a Riga nel 1524

A parlarci del processo alla statua della Vergine Maria, requisita alla Cattedrale di Riga nel 1524, sono principalmente fonti secondarie. Le suddette risalgono ad un periodo posteriore agli eventi narrati. Presumibilmente ingigantirono una vicenda che comunque vide coinvolto l’oggetto sacro. Quale che sia la realtà dei fatti, gli eventi di quel primo Cinquecento ci aiutano a comprendere che aria religiosa si respirasse da quelle parti, spesso tralasciate dall’analisi della storiografia tradizionale.

Il 1517 segnò l’avvio della stagione protestante. Il moto riformista investì tutta l’Europa e provocò un tremendo scisma dai connotati politico-religiosi. Riga, odierna capitale lettone ma al tempo centro di spicco della Confederazione della Livonia, di cui ne era il capoluogo più importante, era altresì sede di una delle arcidiocesi più in vista della regione baltica. I vari arcivescovi si succedettero alla guida della città sin dai primissimi anni del XIII secolo. Il potere cattolico fu pervasivo e si ramificò praticamente in ogni istituzione, laica, militare o finanziaria che fosse.

statua della Vergine Maria

Si può superficialmente comprendere come mai nel 1522, quando ai Rīdzinieki (abitanti di Riga) si presentò l’occasione di far collassare l’autorità episcopale, questi non se lo fecero ripetere due volte. La svolta confessionale ebbe però un risvolto alquanto curioso, se così vogliamo definirlo. Le idee luterane attecchirono eccome, scatenando in qualche caso dei furiosi e incontrollati atti iconoclastici. Qualcuno si limitò a deturpare qualche immagine sacra, altri se la presero con i simboli dell’oramai decaduta autorità pastorale, altri ancora fecero un passetto avanti, puntando l’indice contro la statua della Vergine Maria, situata all’interno della Cattedrale di Riga.

statua della Vergine Maria Cattedrale Riga

La scultura in legno fu presa e portata all’esterno. A furor di popolo ne venne chiesto un processo, perché giudicata espressione materiale della più malefica stregoneria. In realtà sembra che la denuncia derivasse da un malinteso. I cattolici, divenuti improvvisamente minoritari e denudati del potere, cominciarono a dire che la statua della madre di Gesù Cristo stesse “piangendo” di fronte a cotanto odio infra-confessionale. I protestanti presero alla lettera la lamentela. Asserirono che se la statua fosse stata in grado di piangere, allora doveva per forza esserci lo zampino del diavolo.

statua della Vergine Maria ordalia

I giudici riformisti sottoposero la reliquia all’ordalia. La gettarono perciò nel fiume Daugava: se avesse galleggiato, allora avrebbe manifestato la sua natura demoniaca; al contrario, se fosse andata giù, beh, opera di Dio, lode a Dio…

Ora, avete mai provato a gettare una tavola di legno in acqua? Il risultato lo conosciamo un po’ tutti: galleggia per via delle sue proprietà igroscopiche (affini per questo alle molecole d’acqua), note agli umani fin dall’alba dei tempi ma non così ben chiare agli infuriati abitati di Riga nel 1524. Con sommo stupore, la statua della Vergine Maria rimase a galla: era la mano di Satana! Condannata, la povera scultura in legno venne data alle fiamme, circondata da una folla esultante.

statua della Vergine Maria Riga prospettiva

L’episodio è di per sé indicativo della violenza con cui la Riforma si affermò a Riga. Entro il 1525, la città avrebbe ufficialmente adottato il luteranesimo e la sua cattedrale si trasformò in una chiesa protestante. La distruzione delle immagini sacre segnò un netto distacco dalla tradizione cattolica, indelebile merito della campionessa del protestantesimo nei Baltici: Riga. Anche se l’episodio della Vergine Maria “strega” potrebbe avere una componente leggendaria, è comunque rappresentativo del clima di radicalismo e intolleranza religiosa che accompagnò la Riforma nel Nord Europa.