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Taos Pueblo, dove i nativi americani vivono ininterrottamente da 1.000 anni

Taos Pueblo, dove i nativi americani vivono ininterrottamente da 1.000 anni

Il Taos Pueblo, anche detto Pueblo di Taos, è uno degli insediamenti nativi americani più antichi e meglio conservati del Nord America. Situato nello Stato del New Mexico, a meno di due chilometri dalla moderna città di Taos, il villaggio presenta una peculiarità davvero degna di nota: è ininterrottamente abitato dai nativi di lingua Taos, di etnia Pueblo, da circa 1.000 anni. Ciò lo rende un unicum nel continente, riconosciuto come tale sia dall’UNESCO, che l’ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1992, sia dagli Stati Uniti d’America, i quali l’hanno riconosciuto come National Historic Landmark già nel 1960.

Taos Pueblo, dove i nativi americani vivono ininterrottamente da 1.000 anni

La storia delle origini del Taos Pueblo e della popolazione ivi residente è tutt’altro che chiarissima. Solo le evidenze archeologiche possono aiutare a comprenderla; ne risulta che ad oggi si ragiona più per stime ed ipotesi piuttosto che con prove concrete, dunque incontrovertibili. Si crede che gli indigeni di lingua Taos (un sottogruppo dell’idioma Tiwa), provenienti da nord, emigrarono verso sud nella regione del Rio Grande – che taglia in senso longitudinale l’odierno New Mexico – intorno all’XI-XII secolo.

Molto probabilmente non si trattò di un fenomeno migratorio privo di criticità. I nativi Taos forse scacciarono con la forza gli ancestrali abitanti di quest’area, appropriandosi delle loro terre. Le ragioni della migrazione sono controverse, ma gran parte degli studiosi le associano ad una proibitiva siccità abbattutasi nell’area di provenienza. Fu comunque dopo l’anno mille che sorse Taos Pueblo. Subito il villaggio (“pueblo” significa proprio questo, ossia “villaggio”) assunse una centralità nei commerci tra le tribù locali e quelle provenienti dalle pianure del nord-est. L’insediamento venne costruito su ambo i lati del Rio Pueblo de Taos, un ruscello che nasce nel Lago Blu, specchio d’acqua considerato sacro dalla comunità. I nativi realizzarono le strutture in adobe. Si tratta di un composto di acqua, terra e paglia, modellato in mattoni e poi lasciato essiccare al sole.

Taos Pueblo mappa

Questa la situazione precedente al contatto con gli spagnoli. I Conquistadores arrivarono nel 1540. Essi si fermarono in molti pueblos della regione, alla costante ricerca delle Sette Città d’Oro, anche dette Sette Città di Cìbola. Nel 1620 i gesuiti costruirono la prima chiesa nel Pueblo di Taos. Grazie ai loro resoconti (uniche fonti scritte di cui disponiamo; da considerare faziose ma comunque importanti) conosciamo le dinamiche venutesi a creare tra la comunità nativa e i missionari gesuiti. Sappiamo che i Taos opposero una determinata resistenza al proselitismo cattolico, impedendo per decenni la costruzione di una chiesa.

Taos Pueblo dipinto

La diffidenza, se non l’aperta ostilità, manifestata dai popoli del sud-est nei confronti dei colonizzatori spagnoli perdurò per tutto il XVII secolo. Nel 1660 gli indigeni uccisero il prete residente e diedero fuoco alla parrocchia. La reazione iberica fu durissima e si risolse in una serie di efferati massacri. Vent’anni dopo, nel 1680, sarebbe scoppiata la grande rivolta dei Pueblo (argomento sul quale torneremo in un prossimo articolo).

Taos Pueblo cartolina

Sotto il regime messicano Taos Pueblo non se la passò bene, dovendo subire gli effetti delle speculazioni sulle concessioni terriere. Ciò si tradusse in una progressiva cacciata di alcuni nativi. La comunità comunque resistette e anzi, mal sopportò il nuovo governo statunitense, instauratosi nell’agosto 1846 durante la guerra messicano-americana. Lo scontento, derivato dal fondato timore che gli statunitensi potessero espropriare i nativi, sfociò in aperta ribellione nel 1847. Le truppe statunitensi la soffocarono nel sangue, giustiziando i capi della rivolta.

Taos Pueblo nativi

Nonostante gli scossoni storico-culturali che gli indigeni di lingua Taos hanno dovuto sopportare, le loro tradizioni e i loro costumi si sono mantenuti integri nel tempo. L’aspetto prettamente culturale è abbastanza misterioso, anche per gli esperti del settore. La comunità nativa è storicamente restia nel condividere le caratteristiche inerenti le loro credenze, i rituali, ecc. Persino il loro linguaggio è abbastanza criptico – anche se non proprio “inesplorato” – poiché non esistono trascrizioni effettuate dalle comunità susseguitesi nel tempo.

A Taos Pueblo la vita scorre ininterrottamente da circa un millennio. Lo stile di vita del villaggio è focalizzato su pratiche agricole e su una religiosità sincretica tra l’animismo delle origini e il cristianesimo. Oggi il Pueblo di Taos è abitato da circa 150 persone che mantengono vive le tradizioni della loro cultura. È uno dei pochi pueblos che hanno rifiutato l’uso di elettricità e acqua corrente all’interno degli edifici principali.

Taos Pueblo case adobe

Tra il secolo scorso e quello corrente, la gente di Taos Pueblo ha goduto di alcuni importanti riconoscimenti. Sotto la presidenza di Theodore Roosevelt (1901-1909), l’autorità federale sottrasse al pueblo quasi 195 km² per istituire una foresta nazionale. Negli anni ’70 gli Stati Uniti riconobbero il sopruso: l’amministrazione Nixon restituì tutto il terreno preso settant’anni prima. Il Taos Pueblo è una delle attrazioni culturali più visitate del New Mexico, nonché simbolo della persistenza e dell’adattabilità della cultura nativa americana.