Almanacco dell’8 aprile, anno 1904: Francia e Regno Unito firmano l’Entente cordiale (“Intesa amichevole”). L’accordo stipulato a Londra rappresentò certamente il vicendevole riconoscimento delle sfere d’influenza coloniali, ma adottando una prospettiva neppure così defilata, si poté scorgere la funzione anti-germanica dell’intesa, sviluppatasi una manciata d’anni dopo nella Triplice Intesa grazie all’avvicinamento della Russia zarista.

L’Entente cordiale dell’8 aprile 1904 segnò un punto di svolta storico nelle relazioni diplomatiche anglo-francesi. Il tradizionale antagonismo vigente tra Parigi e Londra, apicale durante l’epopea napoleonica, stava dissolvendosi già al calare del XIX secolo (eccezioni a parte, vedasi Fascioda nel 1898). A spingere maggiormente per un avvicinamento tra le due nazioni fu la corona britannica. Il Regno Unito temeva il rafforzamento dell’Impero tedesco, in particolar modo la veemenza con la quale Berlino iniziava ad affermarsi sui mari, tanto in termini militari quanto economico-commerciali.
D’altronde anche in Francia non è che riservassero chissà quali opinioni d’amore per i vicini tedeschi. L’allora Ministro degli Esteri francese, Théophile Delcassé, era un convinto germanofobo. Fu lui ad intercettare per primo le richieste amichevoli che provenivano dall’altra sponda della Manica. Vero anche che, mentre nella monarchia costituzionale capeggiata da Edoardo VII l’opinione pubblica manifestava una timida – seppur concreta – concordanza con la linea politica del governo, in Francia il pensiero comune diffidava ancora leggermente dagli inglesi.

Un’ulteriore occasione di avvicinamento fu costituita dalla visita di re Edoardo VII d’Inghilterra a Parigi, nel maggio 1903, poi gagliardamente ricambiata dal Presidente francese Émile Loube (1899-1906), in visita a Londra nel luglio del medesimo anno. Gli incontri furono estremamente proficui da un punto di vista diplomatico ed ebbero un duplice risvolto:
- Persuasero le frange maggiormente diffidenti delle rispettive opinioni pubbliche, dimostrando come l’intesa fosse effettivamente vantaggiosa per ambo le nazioni.
- Servirono a schiarire la vista ai due Paesi, finalmente convinti del fatto che l’avversario comune fosse il Kaiser.
Avendolo nominato, è tassativo soffermarsi sull’aria che tirava nel Reich tedesco. Mentre il cancelliere Bernhard von Bülow (1900-1909) manifestava una specie di nervoso attendismo, più accesa era la reazione del Kaiser Guglielmo II. Egli cercò di seminare zizzania tra Francia e Regno Unito: ricordò ai due paesi i sentimenti d’odio covati meno di un secolo prima; profetizzò ai diplomatici francesi un ritorno al blocco continentale di napoleonica memoria; enfatizzò le discordie di Fascioda. Il Kaiser tirò in ballo anche il cugino Romanov, lo zar Nicola II di Russia, avvertendolo di una probabile ricostituzione del compatto fronte anti-russo che mezzo secolo prima si era palesato in Crimea.

Discutibili tentativi di agitamento che portarono ad un altrettanto discutibile esito. Infatti Francia e Regno Unito, annotando le continue stoccate tedesche, proseguirono con maggiore convinzione verso la strada dell’alleanza. Neppure la guerra russo-giapponese del 1904-1905, che vedeva Londra parteggiare per il Giappone e Parigi per l’Impero russo, riuscì a rompere l’intesa in divenire.
Quest’ultima fu definitivamente sottoscritta l’8 aprile 1904. Sia a Buckingham Palace che all’Eliseo si salutò l’accordo come una portentosa conquista diplomatica. Si rammenti come l’intesa raggiunta a Londra non fosse una vera e propria dichiarazione d’alleanza, quanto più una serie di compromessi geopolitici. Su cosa?

Anzitutto sul Marocco e l’Egitto. La Francia riconobbe il controllo britannico dell’Egitto, rinunciando a qualunque pretesa in tal senso. L’Inghilterra dal canto suo promise di non intromettersi negli interessi francesi ricaduti sul Marocco, sultanato nominalmente indipendente, ma che di lì a poco finirà sotto l’egida del protettorato. Altri punti riguardarono l’esclusività dei diritti di pesca al largo di Terranova (divenuti inglesi) in cambio di territori in Africa occidentale (ottenuti dalla Francia). Lungo la fascia del Sahara i delegati francesi e inglesi si accordarono per una netta demarcazione dei possedimenti coloniali, onde evitare un Fascioda bis. Infine ci si strinse la mano per quanto riguardava Thailandia e Madagascar, la prima d’interesse britannico, la seconda francese.
Fu con l’Entente cordiale che si iniziarono a delineare i macro schieramenti che di lì a qualche anno giunsero allo scontro decisivo. Nel 1907 l’accordo anglo-russo diede ufficialmente vita alla Triplice Intesa, contrapposta alla già esistente Triplice Alleanza austro-tedesca-italiana.