L’odierno Iran ha una storia turbolenta lunga millenni, e, come molti di voi sapranno, non è sempre stato questo il nome della grandissima regione mediorientale. L’antica Persia inizia ad avere questo glorioso nome sotto la dinastia di Ciro IV, ma il nome è esogeno, proveniva dalla Grecia. I greci iniziarono a chiamare così la regione da “Parsa“, il gruppo familiare da cui Dario discendeva.
Così il nome non sarebbe altro che l’ampliamento di un nominativo di discendenza familiare allargato a connotare un’ampia regione. Inoltre i greci pensarono bene di ammantare di mistero e fascino la questione legando l’odierno Iran a Perseo, che secondo la leggenda coniata ebbe un figlio di nome Perse che diede inizio alla gloriosa dinastia di Ciro IV e del popolo tutto.
Il nome Iran risale invece ad un periodo (molto) relativamente più lontano. Nel 1000 a.C. gli Zoroastriani, fedeli alla religione di Zoroastro, usarono questa variante del termine Arya, che significava letteralmente “terra degli Ariani”.
Bisognerà attendere tempi molto più recenti per la sostituzione del termine. Nel 1935, Reza Shah, autore di un colpo di mano aiutato dagli Inglesi, iniziò la pratica di modifica del nome, da Persia in Iran. Churchill ed altri grandi esponenti politici si schierarono subito contro, il termine era troppo simile al vicino Iraq e poteva causare incomprensioni.
Non appena infatti venne scoperta l’ingente quantità di petrolio che stava sotto il suolo persiano gli inglesi aumentarono subito le loro ingerenze e anche quella che può sembrare una banalità divenne una questione importante. Alla fine però fu la proposta di Reza Shah ad essere accolta ed oggi il nominativo ufficiale con cui ci si appella alla regione è Iran.
La scelta del nome pone l’enfasi sulla rivoluzione iranica del 1979 e rompe con la tradizione per sottolineare il grande rinnovamento portato in quegli anni. Molti però sarebbero stati più felici di ricordare le grandi glorie del passato e continuare a chiamarsi Persia. Aspettando altre novità, per ora chiamatelo Iran.