Se vi state avventurando nella visione della serie tv Il Gattopardo su Netflix (o del precedente film di Luchino Visconti), ebbene, potreste esservi chiesti, se non avete letto prima il romanzo, se il principe Fabrizio Salina, il Gattopardo per l’appunto, sia un personaggio realmente esistito. Tecnicamente sì, in quanto Tomasi di Lampedusa, per creare tale personaggio, si appoggiò al bisnonno, il principe Giulio Fabrizio Tomasi. Aggiungendo poi anche qualche dato autobiografico. Ma chi era Giulio Fabrizio Tomasi?
Giulio Fabrizio Tomasi, il principe e astronomo che ispirò il Gattopardo

Giuseppe Tomasi di Lampedusa nacque a Palermo il 12 aprile 1813 e morì a Firenze il 27 settembre 1885. I suoi titoli ufficiali erano quelli di VIII principe di Lampedusa, IX duca di Palma, barone di Montechiaro e della Torretta, grande di Spagna e pari di Sicilia. Ah, e fu anche un provetto astronomo, tanto per non farsi mancare niente.
Bisnonno dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, su di lui è basato il personaggio del principe Fabrizio Salina, il protagonista de Il Gattopardo. Non si sa molto, a dire il vero, della sua storia. Gli unici dati certi si riferiscono a quanto raccontato dallo scrittore e da ciò che è emerso dalla sua biblioteca, conservata a Palermo nell’archivio privato della famiglia Lanza Tomasi.
Sappiamo che Giulio Tomasi era l’erede di un’importante famiglia aristocratica siciliana. Dal padre Giuseppe Tomasi e Colonna, ereditò nel 1831 il titolo di principe di Lampedusa e duca di Palma. Inoltre fu anche Grande di Spagna e Pari del Regno di Sicilia, questo almeno fino al 1848.

Dalla madre Carolina Wochinger, di origine tedesca, ereditò invece l’interesse per lo studio e la scienza di stampo illuministico. Sappiamo anche che si sposò con Maria Stella Guccia e Vetrano, la figlia del marchese di Ganzaria, nonché zia di Giovanni Battista Guccia, matematico che poi fonderà il Circolo Matematico di Palermo.
Come nobile, dimostrò di avere una cultura e un interesse verso le scienze fuori dall’ordinario. Amava l’astronomia, la matematica, la fisica, la geometria e la meccanica, tanto da riempire la sua nutrita biblioteca di testi dedicati a queste discipline. Inoltre bisogna anche considerare che fu un autodidatta, diventando ben presto un astronomo dilettante capace di ottenere buoni riconoscimenti pubblici.
Inoltre nel 1853 costruì un proprio osservatorio astronomico, a Villa Lampedua, sulla Piana dei Colli, poco a nord di Palermo. All’epoca questo divenne noto come l’Osservatorio ai Colli del Principe di Lampedusa. Purtroppo quando morì a Firenze, nel 1885, la sua eredità, incluso l’Osservatorio, fu suddiviso fra gli eredi e tutta la strumentazione astronomica venduta.

Per quanto riguarda il film e la serie TV de Il Gattopardo, ecco che nel film del 1963 di Luchino Visconti, il principe Fabrizio Salina è interpretato da Burt Lancaster, mentre Tancredi aveva il volto di Alain Delon e Angelica quello di Claudia Cardinale. Nella serie tv Netflix (che qualcuno ha già descritto come un Gattopardo in salsa Bridgerton o con vibe alla Reign), ecco che il principe è interpretato da Kim Rossi Stuart, mentre Saul Nanni è Tancredi e Deva Cassel è Angelica.
Diciamo che né Burt Lancaster, né Kim Rossi Stuart assomigliano tantissimo all’originario principe.