Fotografia di anonimo, Villa Madama, Roma, 18 febbraio 1984. Lo scatto ritrae il Presidente del Consiglio Bettino Craxi e il Segretario di Stato vaticano Agostino Casaroli intenti a firmare il Concordato Bis. Alcuni lo ricordano con il nome del luogo dove avvenne la firma, ovvero “Accordo di Villa Madama”. Vediamo insieme la sostanza e le decisioni prese in quel frangente.

Per comprendere meglio questo avvenimento dobbiamo tornare indietro ad un altro febbraio, quello del 1929. L’11 di quel mese avvenne la firma del primo documento di negoziato e di accordo tra il regime dittatoriale italiano e la Chiesa Cattolica. Passerà alla storia con il nome di Patti Lateranensi.
Con la Costituzione Italiana del 1948, quei patti trovarono riconoscimento costituzionale all’art.7, ma erano frutto di tempi lontani. Con gli anni ’60 e ’70 poi, tra proteste ed effervescenza socio-culturale, quegli accordi sembravano sempre più anacronistici. Sul fronte della Chiesa, il Concilio Vaticano II fece qualcosa di analogo, portando una ventata di rinnovamento anche in ambito di materia religiosa.

Tirando le fila del discorso fin qui fatto si capirà subito che le due forze, temporale e spirituale, viaggiavano su binari sempre più ravvicinati. Necessario era un nuovo punto di incontro. All’inizio degli anni ’80 allora toccò ad Achille Silvestrini, segretario della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, cominciare dei nuovi negoziati. Dopo poco tempo lascerà il posto ad Attilio Nicora e ad altri collaboratori.
In totale si arrivò a 14 articoli sui temi più disparati: dall’assistenza spirituale al valore civile del matrimonio tenuto in cerimonia canonica (religiosa), passando per la tutela delle festività religiose. Punto fondamentale, ribadito all’art.1, fu l’indipendenza e la rispettiva sovranità dei due ordinamenti, riconfermando l’art.7 della Costituzione. Altri focus furono, rispettivamente agli artt. 5 e 14, il divieto di esproprio di beni e luoghi di culto (salvo estreme necessità) appartenenti alla Chiesa e la volontà di risolvere con nuovi concordati pacifici possibili future dispute.

Il 18 febbraio del 1984 si arrivò finalmente alla conclusione delle lunghe trattative, curate dai due giuristi Francesco Margiotta Broglio e Cesare Mirabelli. Lo Stato Italiano e la Chiesa raggiungevano un nuovo punto di incontro così da evitare futuri e possibili scontri.