Fotografia di anonimo, ala est della Casa Bianca, Washington DC, anni ’60 del XX secolo. Lo scatto immortala tre tecnici intenti a far funzionare la Linea Rossa di collegamento diretto tra Mosca e la capitale degli Stati Uniti d’America. Si trattava di un enorme passo avanti nei rapporti bilaterali sovietico-statunitensi. Due colossi del mondo che decisero di comunicare, per non sprofondare nel terrore nucleare.

Era il giugno del 1963 quando si giunse ad un accordo su quella che in inglese suonava come “Moscow-Washington hotline“, e nel gergo si conosceva come “Red Telephone“. La linea di collegamento diretto tra il Pentagono e il Cremlino nacque nel periodo immediatamente successivo alla Crisi dei Missili di Cuba del 1962. In quel contesto ci si rese conto che quello di cui si discuteva già da tempo doveva essere portato finalmente a compimento, per il bene di tutti.
In quel frangente gli USA infatti impiegarono ben 12 ore per ricevere e decriptare il messaggio del primo segretario Nikita Chruščëv. Mentre gli USA preparavano la loro risposta, giunse un’altra richiesta dall’URSS, questa volta inerente i missili americani in Turchia. Si capì allora che quelle comunicazioni erano troppo lente e rischiose. Nel giugno del 1963 nasceva così ufficialmente la Linea Rossa. Ma, al contrario dei nomi fraintendibili, non si trattava di una linea telefonica vera e propria.

Dello sviluppo della linea si occupò la Harris Corporation, azienda internazionale con sede in Florida. Era il 30 agosto del 1963 e finalmente si arrivò all’inaugurazione della comunicazione diretta. Ma come avveniva ciò? Innanzitutto scordatevi una linea telefonica, Chruščëv e Kennedy, o i loro immediati successori non parlavano al telefono come due amici. “Oculi saepe fallunt, oratio saepissime“, diceva Cicerone. Era pericoloso e fraintendibile comunicare verbalmente in due lingue diverse con toni di voce che si accendevano e diventavano facilmente nervosi. Meglio scrivere.
La Harris Corporation stese un cavo sottomarino tra Londra, Copenaghen, Stoccolma ed Helsinki et voilà, il gioco era fatto. Per testare la linea gli USA spedirono estratti di Shakespeare e Twain, oltre a enciclopedie, mentre i russi risposero con opere di Anton Čechov. Scambi culturali gradevoli e graditi, ma le comunicazioni, da quel momento, verterono su tutt’altri argomenti, purtroppo.

Il 22 novembre dello stesso 1963 arrivò la prima comunicazione ufficiale degli States: l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Il 5 giugno del ’67 furono i russi a contattare la Casa Bianca: informavano di movimenti militari durante il conflitto tra Egitto e Israele. Entrambi con lo scopo chiaramente di evitare fraintendimenti sui movimenti militari dei rivali, quindi con fine nobile e pacifista. Un po’ di pace e tranquillità in una fase di tensione continua. La linea ricevette inoltre continui potenziamenti e migliorie fino ad arrivare ad una linea di reti di computer collegati nel 2007-2008. La strada della pace è la più irta e ricca di ostacoli, ma anche quella che porta ai risultati migliori.