Storia Che Passione
Accadde oggi: 3 marzo

Accadde oggi: 3 marzo

Almanacco del 3 marzo, anno 1585: a Vicenza si inaugura il magnifico Teatro Olimpico, opera nata dall’ingegno dell’architetto Andrea Palladio. Non solo è il primo e più antico teatro coperto in muratura esistente al mondo, ma è anche un gioiello dell’architettura italiana tardo-rinascimentale, un gioioso inno all’estetica, un monumento a tutto ciò che di bello può esserci nel nostro Paese.

Accadde oggi: 3 marzo

La storia del Teatro Olimpico inizia cinque anni prima della sua inaugurazione. L’Accademia Olimpica di Vicenza, nata nel 1555 per promuovere lo studio e lo sviluppo a tutto tondo delle arti, desiderava costruire un teatro stabile ispirato ai modelli dell’antichità classica. Dunque commissionò nel 1580 i lavori all’anziano Andrea Palladio, quest’ultimo, membro fondatore dell’accademia. Padovano di nascita, eminente cittadino della Serenissima Repubblica di Venezia, forse il più grande architetto del suo tempo, Palladio si ritrovò a compiere l’ultimo grande sforzo artistico prima della naturale dipartita.

La scelta ricadde su di lui tanto per una questione di prestigio, ma anche per via dei suoi ultimi studi. Era risaputo l’interesse di Palladio per i trattati architettonici classici. Un impegno che lo portò ad interpretare prima il De architectura di Vitruvio e poi ad indagare sulle caratteristiche dei teatri romani ancora in piedi (fondamentale, in tal senso, fu l’analisi del Teatro Berga di Vicenza).

3 marzo

Messo nero su bianco il progetto, individuato il luogo dove il teatro sarebbe sorto, nel 1580 i lavori ebbero ufficialmente inizio. Purtroppo in quello stesso anno il sublime architetto manierista morì 72enne. Suo figlio Silla prese le redini del progetto seguendo gli appunti del padre. Nel 1584 si arrivò ad un punto d’arrivo per quanto riguardava la cavea, già completa di loggia e proscenio. Restava un solo problema: Andrea Palladio per il suo Teatro Olimpico non aveva lasciato nessun disegno, neppure un abbozzo, inerente lo spazio scenico “a prospettiva”, tanto decantato dall’Accademia Olimpica.

Per questa ragione i committenti si affidarono a Vincenzo Scamozzi, validissimo allievo di Palladio. Scamozzi disegnò le scene lignee e completò entro i primi del 1585 l’intero ambiente. Il 3 marzo del medesimo anno ci fu l’inaugurazione. Il meraviglioso Teatro Olimpico fu battezzato dal riadattamento di Edipo re di Sofocle. Per l’occasione, Scamozzi realizzò le straordinarie scenografie lignee, raffiguranti le prospettive delle strade di Tebe, creando un effetto illusionistico di profondità. Dovevano essere temporanee. L’imperfetto dovrebbe accendere in voi una spia.

3 marzo Teatro Olimpico di Vicenza

Già, perché da allora le scenografie illusionistiche di Scamozzi non sono mai state rimosse. Miracolosamente conservatesi fino ai giorni nostri, rappresentano uno dei pregi più noti e celebrati del teatro, in Italia e nel mondo.