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avete mai sentito parlare della tassa per la culla? clero e concubinato

Avete mai sentito parlare della tassa per la culla?

Durante il XVI secolo l’Europa visse una stagione di riforme che investirono la Chiesa su un piano religioso e politico, anche in misura sorprendente se vogliamo. Alla riforma luterana la Chiesa doveva rispondere con una vera e propria “rigenerazione” dei suoi apparati e pertanto del suo personale. Ciò era fondamentale, date le continue accuse dei protestanti nei confronti dei prelati, dediti al peccato. “Quali peccati?” vi starete chiedendo; vedasi il concubinaggio. A riguardo iniziò a diffondersi un’usanza, quella della tassa per la culla.

avete mai sentito parlare della tassa per la culla? clero e concubinato

La chiave di volta di questa riforma si rivelò essere la figura del vescovo e l’obbiettivo prefissato era assicurare la preparazione del clero. Un clero più preparato era necessario per rispondere agli standard teologici del XVI secolo, superiori rispetto a quelli del precedente. Ma com’era la vita di un prete del Quattrocento, ante riforma?

In gran parte dell’Europa e in special modo nelle aree rurali era la stessa comunità a scegliere i giovani che avrebbero svolto il servizio sacerdotale. Supponendo che potesse imparare formule e riti, si trasferiva nella casa parrocchiale, coltivando la terra circostante per guadagnarsi il sostentamento. Il giovane avrebbe avuto così un ruolo all’interno della comunità, la stessa che lo aveva visto crescere, che ne conosceva il carattere e le sue esigenze, anche fisiche.

tassa per la culla, bambini

Anche se non poteva sposarsi, la comunità non lo obbligava al celibato, non intendeva preoccuparsi delle sue possibili tresche con donne e figli, poteva perciò trovare qualcuno con cui vivere. “Qualcuno” diventa “qualcuna”, “qualcuna” diventa “moglie”. Capitava che con queste donne si generassero dei figli. Un peccato, è vero, ma solo dal punto di vista pecuniario. Agli inizi del XVI secolo i vescovi tedeschi comminavano ai sacerdoti nella propria giurisdizione pastorale delle multe. Per il valore di 1,5 o 2 fiorini per il mantenimento di una concubina. Una di un fiorino più cara, nota anche come tassa per la culla, per legittimare i loro bambini.

L’ipocrisia sessuale dei chierici divenne un elemento di polemica nel dibattito con i protestanti. Il vescovo di Costanza Hugo di Landenberg, la cui diocesi comprendeva 2.000 parrocchie, otteneva circa 6.000 fiorini con queste tasse a detta di un convertito protestante. Un altro ex francescano pubblicò un pamphlet nel quale raccontava una fittizia confessione autobiografica, incentrata sull’ipocrita predica di castità da parte di un prete cattolico (avente una concubina).

tassa per la culla, esecuzione clero

Insomma la condotta dei preti del Quattrocento protrattasi fino al secolo successivo non poteva essere più tollerata. Le aspettative che le varie confessioni religiose riponevano nel clero erano maggiori, e i vescovi avrebbero dovuto sorvegliare. A partire dalla formazione riservata ai chierici, al modo in cui questi conducevano la propria vita, al modo di guidare la comunità: tutto doveva cambiare.