Quando tumularono Riccardo III d’Inghilterra, la cosa avvenne senza troppe cerimonie. L’evento tuttavia diede origine ad uno dei principali misteri in seno alla monarchia britannica. Come fu possibile perdere le tracce di uno dei più famosi sovrani del paese? Eppure grazie a un progetto di ricerca a cui ha partecipato l’Università di Leicester la tomba di Riccardo III, membro della casa di York, è tornata finalmente alla luce.
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Cosa si sapeva prima del ritrovamento e della riesumazione della salma a opera dell’Università di Leicester nel 2012? Ebbene, il re impegnato in una lunga e sanguinosa guerra per la supremazia affrontò il suo ultimo campo di battaglia proprio a Bosworth Field. Era il 22 agosto 1485 quando quando Riccardo III perse la vita portando così alla vittoria la dinastia Tudor, di Enrico VII.
La morte del re a soli 32 anni, che regnò scarsi due anni, segnò l’inizio di un nuovo capitolo per la storia Inglese. Ma del corpo del re caduto in battaglia si seppe ben poco. Trasportarono il suo corpo a Leicester affinché fosse esposto al pubblico.
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Riccardo III ebbe un funerale ma di certo non si svolse in pompa magna; il luogo che lo avrebbe ospitato era una piccola chiesa a Leicester nel Priorato di Grey Frias. I frati scavarono un loculo nel pavimento della chiesa e da quel momento se ne perse notizia.
La leggenda vuole che del cadavere ci si sbarazzò gettandolo in un fiume, forse il Soar. Le cose andarono diversamente! Perché allora, se Riccardo III giacque in una tomba al di sotto del pavimento della chiesa francescana dei frati grigi, iniziarono a diffondersi miti e leggende a proposito del suo corpo?
Questo accadde sotto il regno di Enrico VIII. Durante lo svolgersi dello scisma anglicano, il sovrano per fare fronte ai debiti della corona e non solo, con l’aiuto di Thomas Cromwell, smantellò ogni chiesa e monastero. Compresa quindi anche quella dove riposava Riccardo III, per cui del corpo si persero le tracce. La ricerca partì nel 2012 grazie alla collaborazione della Richard III Society, dell’amministrazione cittadina di Leicester e dell’Università.
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Alla luce si portò uno scheletro, appartenente a un uomo sulla trentina che riportava gravi ferite traumatiche da taglio. Il corpo si trovava sotto un parcheggio nella cittadina di Leicester, della chiesa infatti non rimaneva più traccia. Dalle analisi si risalì alla causa della morte: una ferita al cranio espose il cervello, inflitta con una grande arma da taglio. Per essere sicuri di essere di fronte a ciò che rimaneva del sovrano servì un esame basato sul DNA.
L’analisi genetica rivelò la verità da molti sperata: si trattava di Riccardo III. Finalmente dopo 530 anni dalla battaglia, e dopo una controversia legale per stabilire quale luogo avrebbe dovuto ospitare le spoglie, si celebrò e commemorò l’inumazione. Il ritrovamento avvenuto nel 2012 allora è senz’altro uno dei ritrovamenti archeologici più rilevanti della storia d’Inghilterra.