Eccezion fatta per la Piramide di Cheope, le restanti 6 meraviglie del mondo antico sono un lontano, per non dire mitico, ricordo. Quest’oggi non è nostro intento raccontarvi la loro storia, bensì il modo in cui (si pensa) siano andate perdute. Ovviamente l’accenno alla già citata piramide va fatto: essa ha perso il rivestimento calcareo che la faceva brillare una volta colpita dai raggi del sole. Si può dire che abbia perso un po’ del suo splendore originario, ma è l’unica rimasta in piedi. Un plauso agli egizi!
Il Colosso di Rodi – forgiato in bronzo nel III secolo a.C., il colosso durò un cinquantennio, perché un terremoto lo fece crollare senza che nessuno si azzardasse a costruire di nuovo nulla del genere. Sullo “smaltimento” delle componenti in bronzo ci sono diverse ipotesi: chi dice che siano stati i musulmani a vendere le parti dopo la conquista di Rodi nel 654. Altri invece sostengono sia stato l’Ordine dei Cavalieri di Malta a fondere ciò che restava del maestoso monumento.
Il Tempio di Artemide – nato ad Efeso, in Anatolia, nel 550 a.C. circa per omaggiare la dea della caccia e della fecondità, il Tempio di Artemide è l’unica delle 7 meraviglie del mondo antico a conoscere la distruzione per ben due volte, tra l’altro sempre a seguito di un incendio. Il primo del 356 a.C. e il secondo nel 262 d.C., quest’ultimo volontariamente appiccato dai Goti. Recidivi.
I Giardini Pensili di Babilonia – sui giardini pensili bisognerebbe aprire un capitolo a parte, poiché la loro stessa esistenza è in dubbio. Quale che sia la verità, sappiamo che a volerli sia stato il re babilonese Nabucodonosor II per rendere omaggio a sua moglie. Bellissimo gesto, che però non colpì il sensibilissimo cuore di Ciro il Grande, il quale distrusse il complesso nel 539 a.C.
La Statua di Zeus a Olimpia – un certo Fidia costruì questa splendida statua dedicata al padre degli Dei nel 430 a.C. Da Olimpia i romani la trasferirono a Costantinopoli. Le fiamme ancora una volta entrano in gioco ed inceneriscono il povero Zeus nel 475 d.C.
Il Faro di Alessandria – tra le meraviglie del mondo antico più longeve. Il faro alessandrino sovrastò il grande porto della città almeno fino al XIV secolo. Purtroppo diversi terremoti non furono un toccasana per la stabilità del faro, che crollò. I mamelucchi trasformarono le rovine in una fortezza a difesa del porto. Ma è il governo egiziano a dare la grande notizia nel 2015: il faro di Alessandria tornerà.
Il Mausoleo di Alicarnasso – come il faro alessandrino, anche il mausoleo di Alicarnasso, in Turchia, nacque nel III secolo a.C. e conobbe la fine della sua esistenza nel XIV secolo. Come? Qualcuno – i cristiani accusano gli ottomani; gli ottomani accusano i cristiani – smantellò man mano il mausoleo per riutilizzare il materiale in costruzioni fortificate dallo scopo difensivo. Peccato.