Almanacco del 22 febbraio, anno 1931: viene varato il veliero Amerigo Vespucci, imbarcazione della Marina Militare italiana utilizzata per l’addestramento degli allievi ufficiali. La splendida nave che ancora oggi gira per i mari d’Italia e del mondo attirando gli sguardi di tutti ha una storia quasi centenaria tutta da scoprire.
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Tale vicenda si incrocia con quella dell’ingegnere Francesco Rotundi, di origini foggiane e tenente colonnello del Genio navale, oltre che direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia. Sarà lui a presentare il progetto dell’Amerigo Vespucci, nel 1930. Ma il veliero non nasceva solo, Rotundi pensò ad un fratello di dimensioni leggermente diverse, ma di quasi uguale splendore: la Cristoforo Colombo.
I nomi sono evocativi, richiamando alla nostra memoria due grandi navigatori italiani di secoli ormai lontani. I lavori, procedendo alacremente, terminarono nel giro di un anno circa. Il 22 febbraio del 1931 la Vespucci fu varata.
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Insieme alla gemella, cominciò presto il suo lavoro. Dopo il suo inquadramento nella Divisione Navi Scuola, ci furono le prime crociere di addestramento nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico. Da lì a poco però le sorti di numerose nazioni stavano per cambiare. Scoppierà la Seconda Guerra Mondiale ma l’Amerigo Vespucci continuerà onorevolmente il suo mestiere.
Al termine del Secondo Conflitto Mondiale perderà anche lei un grande compagno: la nave gemella, la Cristoforo Colombo, passerà all’URSS. Per quale motivo una tale scelta? Fece parte delle riparazioni di guerra dovute alla superpotenza dell’Est. Poco importava, la Nave Scuola proseguiva il suo cammino da sola, con un nuovo motto dal 1978: “Non chi comincia, ma quel che persevera“.
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Ancora oggi, se siete fortunati, potreste vederla ormeggiata in qualche porto italiano durante una sosta o una visita. Chiudendo con un aneddoto, ricordiamo proprio un celebre incontro, quello del 1962. In quel caso la portaerei americana USS Indipendence incrociò il veliero in acqua e gli chiese chi fosse. Ottenuta la risponda, gli americani replicarono “Siete la nave più bella del mondo!”.