Ogni tanto salta fuori un ricercatore o un archeologo che dichiara essere vicino al ritrovamento della perduta tomba di Alessandro Magno. Solo che poi si rivela essere sempre tutto una bolla di sapone. L’ultima in ordine di tempo è Calliope Limneos-Papakosta, direttrice e fondatrice dell’Istituto greco di ricerca sulla civiltà di Alessandria. Per lei la tomba si trova sotto le strade di Alessandria d’Egitto.
La sfuggente tomba di Alessandro Magno
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Calliope Limneos-Papakosta ha dichairato a Live Science che è a un bivio e che crede di avere “più possibilità di chiunque altro di trovare la tomba”. A sostegno della sua tesi, la ricercatrice ha citato alcuni documenti storici che affermano come Alessandro Magno sia sepolto ad Alessandria. Inoltre ci sono testi che riferiscono che personaggi importanti del calibro di Augusto e Giulio Cesare visitarono qui la sua tomba per rendergli omaggio.
Per questo è certa che Alessandro sia sepolto ad Alessandria. Secondo lei la tomba fu nascosta intenzionalmente dai sacerdoti che si occupavano del culto di Alessandro per proteggerla e per evitare saccheggi e distruzione. E ritiene che la zona in cui sta indagando sia quella più logica dove cercare.
Ma i sacerdoti dove avrebbero nascosto tomba e corpo di Alessandro? Beh, la ricercatrice sostiene che si trovi sotto le strade di Alessandria. Più precisamente nella zona dei Giardini Shallalat, vicino al Museo Nazionale di Alessandria. Proprio qui ha iniziato gli scavi per cercare l’intersezione fra due antiche strade che indicherebbero il luogo della sepoltura.
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Antiche fonti, infatti, sostengono che, un tempo, qui si trovassero i quartieri reali. Solo che finora nessuno aveva mai scavato in zona. In realtà nel 2009 la dottoressa aveva guidato un team di archeologi, riuscendo a dissotterrare in zona una scultura di Alessandro. E proprio questa scoperta l’ha spinta a cercare la tomba.
L’area del Giardino Shallalat sarebbe il posto migliore dove cercare. Questo perché contiene rovine delle antiche mura della città. Diverse fonti collocavano lì i quartieri reali di Alessandro, ma, per qualche strano motivo, nessuno ha mai scavato lì in precedenza.
L’attuale sito di scavo è vicino a un antico incrocio menzionato da Achille Tazio, scrittore greco del II secolo. Nei suoi testi faceva intendere che la tomba non fosse poi così lontana da quell’incrocio. Anzi, era anche alquanto preciso: la tomba si trovava a poche centinaia di metri a ovest dell’incrocio delle due strade principali di Alessandria.
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Il fatto è che tutti sono concordi sul fatto che Alessandro Magno morì a Babilonia nel 323 a.C. e che poi, per diversi anni, il suo corpo fu trasportato qua e là dal generale e amico Tolomeo Sotere, il quale poi lo usò per legittimare il suo controllo dell’Egitto.
Fino al punto in cui Tolomeo portò il corpo ad Alessandria ci siamo. Ma da lì in poi le cose si fanno confuse. È probabile che corpo e tomba furono spostati più volte dopo la morte. Che sia questa la volta buona per far saltare fuori questa elusiva sepoltura?