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La bufala delle “Mummie aliene del Perù” continua a far discutere

Le mummie aliene del Perù sono una bufala oppure no? Ovviamente sì, ma c’è qualcuno che si ostina ad affermare il contrario. Scoperte in Perù, ecco che molti scettici le hanno liquidate come una bufala. Nel 2024 uno studio avrebbe rivelato la frode. Ma adesso alcuni pseudo-ricercatori hanno trovato prove che indicano come quelle mummie siano reali, organiche e lontane dall’essere una bufala.

La controversa storia delle mummie aliene del Perù

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Crediti foto: @Unearthing Nazca/Gaia/YouTube .

Il nuovo studio realizzato per dimostrare l’autenticità delle mummie aliene del Perù è frutto del lavoro del dottore José Zalce, ex direttore del Dipartimento medico della Marina messicana e scienziato dotato (teoricamente) delle giuste credenziali.

Così come dichiarato al Daily Mail, ecco che Zalce ha analizzato 21 di queste strane mummie recuperate da alcuni scavi in Perù. A seguito delle nuove analisi, Zalce avrebbe trovato impronte digitali, usura ossea, formazioni dentali, caratteristiche tipiche di muscoli e organi interni che dimostra che questi sono organismi biologici reali.

E ha poi calato il carico: una delle mummie era incinta al momento della morte e mummificazione, con tanto di feto visibile con i raggi X. E questa è una cosa “impossibile da falsificare o replicare fraudolentemente”.

Ma dove e quando è nata la diatriba in merito a queste mummie? Era il 2023 e il controverso ufologo e giornalista Jaime Maussan portò le due piccole mummie al Congresso messicano, sostenendo che si trattasse di mummie aliene che non facevano parte dell’evoluzione terrestre in quanto non si era riusciti a identificare un terzo delle loro caratteristiche genetiche.

Ora, Maussan non aveva una reputazione elevata nell’ambiente scientifico e così, buona parte del settore, si dimostrò scettico – diciamo così – in merito a queste affermazioni. Tanto che nel 2024 è uscito uno studio di smentita che sosteneva come queste mummie non appartenessero ad alieni, umani mutati o altre specie di ominidi perdute, bensì fossero “bambole” create dall’assemblaggio di ossa di animali, fissate insieme con la colla e poi avvolte per creare delle mummie finte.

Ed è qui che si inserisce il dottore Zalce e il suo studio. Si tratta in pratica di una smentita della smentita. Zalce infatti vuole che queste mummie aliene siano prese sul serio, ma il suo approccio è alquanto diverso da quello di Maussan.

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Crediti foto: @Camera de Diputados

Gli esami fatti dimostrano che le mummie sono autenticamente organiche, biofunzionali e dotate di una precisa anatomia scheletrica. In particolare la mummia incinta, chiamata Monserrat, pare che appartenesse a un essere femminile di età compresa fra i 15 e i 25 anni al momento della mummificazione. E l’età dei resti, invece, va dai 1.200 ai 1.600 anni.

Tuttavia Zalce vuole solamente dimostrare che queste mummie sono anomale, non certo aliene. L’ipotesi è che si tratti di una specie ancora sconosciuta di ominide, viste le numerose caratteristiche simili agli umani. Tuttavia alcune di esse si discostano dagli esseri umani. Per esempio, i tratti del viso e del cranio, i piedi allungati e, soprattutto, le mani con sole tre dita. Praticamente si passa da una sfera del complottismo all’altra…

Questa idea, fra l’altro, è supportata da un altro studio realizzato su una mummia peruviana di nome Maria. Pubblicato nel maggio 2024, anche in questo caso i ricercatori hanno trovato diverse somiglianze biologiche con gli esseri umani. Ma anche importanti differenze strutturali, morfologiche e anatomiche.

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Crediti foto: @Hernandez Huaripaucar, et.al./ Revista de Gestao Social e Ambiental

C’è da dire, però, che anche la posizione più moderata di Zalce non è unanimemente accettata. L’archeologo forense peruviano Flavio Estrada ha dichiarato di essere ancora convinto che si tratti di fantocci assemblati con ossa animali e colle sintetiche moderne.

Ma Zalce non demorde e ha sottolineato un altro aspetto interessante. Sulle mummie ha riscontrato la presenza di diverse placche metalliche, formate da una lega di rame, cadmio, osmio, alluminio, oro e argento. Queste placche ricoprivano sia alcune parti di ossa internamente che esternamente, sulla pelle. In altri casi erano presenti degli impianti metallici, inseriti nella cute usando una tecnica sconosciuta.

A questo punto è chiaro che la diatriba dovrà proseguire inesorabile. Aspettiamo ora la smentita della smentita della smentita. Quello che sentiamo di dirvi è che queste mummie del Perù non sono affatto aliene, misteriose magari sì, ma mai di provenienza extra-terrestre.