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cagnolino Rufus foto incidente

Rufus, il cagnolino di Churchill e quel piccolo “incidente diplomatico”

Come molti altri politici, uomini di spettacolo e personaggi famosi, anche Winston Churchill aveva un fedele compagno di vita: il suo cagnolino Rufus. Si trattava di un bulldog terrier che lo seguiva fedelmente e che lo amava incondizionatamente, come solo questi animali sanno fare. Questa perenne volontà di seguire il padrone dappertutto una volta fece un po’ imbestialire Churchill. Forse quel giorno non doveva seguirlo proprio ovunque.

cagnolino Rufus foto incidente

In un giorno importante per Winston, si teneva una riunione a Downing Street dove, storicamente dal 1735, al civico n°10 abitava il primo ministro inglese. Gli animi, in quell’occasione come in moltissime altre, erano particolarmente caldi. Si discuteva un tema scottante per il governo Churchill e, quest’ultimo, cercava di mantenere la pace, dentro e fuori quella stanza.

Entra ora in gioco il migliore amico dell’uomo, che ebbe un ruolo assolutamente non secondario in quell’occasione. Rufus infatti, con la letizia e l’incoscienza tipica dei cani, entrò nella stanza e si diresse verso Sir John, un uomo di governo coinvolto in quella discussione profonda di politica e strategia. Rufus, dopo tutto, era e si sentiva a casa sua, quindi fece gli onori di casa.

cagnolino Rufus foto

In che senso? Nel senso che si sentì libero di alzare la sua simpatica zampetta e fare pipì sulla gamba del politico summenzionato. Il gelo calò nella sala ma non si abbatté su Winston che rimase freddo e lucidissimo. Proseguì il suo discorso e solo al momento più opportuno, da grande oratore quale era, si rivolse verso Sir John per sdrammatizzare sull’accaduto.

Spero che la sua politica non si lascerà influenzare da questo piccolo incidente” dirà scherzoso. Il politico restò di stucco e, non sapendo cosa fare, scoppiò nel riso. Con grandissima abilità e scegliendo il momento più opportuno, Churchill sdrammatizzò alla perfezione e salvò anche dalla furia il suo simpatico cagnetto Rufus. La riunione proseguiva con un clima più disteso.

cagnolino Rufus montatura con sigaro

In quell’occasione forse il cane Rufus aiutò, involontariamente, il suo amato padrone. Tutto il resto lo fecero Winston Churchill e le sue incredibili abilità politiche. Alla fine questo fu solo un piccolo incidente diplomatico che l’abilità politica del primo ministro smorzò abilmente e facilmente.