Almanacco del 14 gennaio, anno 2004: dopo 500 anni torna in auge La Bandiera dalle 5 croci. La Georgia ritorna al suo vecchio e glorioso vessillo medievale dopo una lunghissima pausa. Vediamo insieme la vicenda che c’è dietro e la storia di questa nazione e del suo simbolo principe, della sua bandiera con un nome così altisonante.
Le bandiere hanno tutte un loro perché, un loro soggettivo fascino e una certa capacità attrattiva. Definire un vessillo “Bandiera dalle 5 croci” poi di sicuro aiuta ad aumentarne l’aura. Aggiungeteci il fatto che fu sicuramente in uso già almeno dal XIV secolo, ed il gioco è fatto. Come lo sappiamo con tanta certezza? Semplice, ce lo dicono alcune fonti.
In particolare è il “Libro del Conoscimiento de todos los Reinos“, letteralmente “Libro di conoscenza di tutti i regni“, di un anonimo geografo a parlarne per la prima volta. L’opera risale al periodo previamente menzionato e racconta del vessillo del regno georgiano. Impossibile non notare, fra le 5, la croce centrale. Si tratta di quella più grande e rappresenta, chiaramente, la Croce di San Giorgio. Sì, proprio quella della bandiera inglese e del comune di Genova.
E allora le altre 4? Da dove saltano fuori? Calmi, ci arriviamo. Immergiamoci un attimo nella storia della regione. Fra il 1314 e il 1346, per ben 32 anni, Giorgio V fu Re di Georgia. Ma non fu un sovrano qualsiasi, fu uno dei più grandi e famosi. Fu lui infatti a sconfiggere e a scacciare i temibilissimi Mongoli dai suoi territori. Secondo lo studioso Giorgi Gabeskiria, anch’esso georgiano, si devono allo Splendido, soprannome di Giorgio V, le aggiunte laterali di altre croci.
Ma non si trattava di un’innovazione ex nihilo. Lo Splendido non inventava nulla, si rifaceva invece a qualcosa di specifico. Parliamo di un nuovo disegno, circolante a quell’epoca, della Croce di Gerusalemme utilizzata dai Crociati. Qui, al fianco della grande Croce di Cristo, se ne aggiungevano altre 4 per arrivare in totale a 5. Perché? Era un richiamo alle 5 ferite del Cristo.
Torniamo in Georgia dove, durante il periodo bassomedievale la bandiera in questione cade in disuso. Nel 1991, durante l’indipendenza dall’URSS, i nazionalisti georgiani la rispolverarono come simbolo di forza e di ostinazione nazionale. Il 14 gennaio del 2004 infine, con il riconoscimento ufficiale da parte del Parlamento, il vessillo tornò a rappresentare la nazione.