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vichinghi polonia dipinto

Quei resti parlano chiaro: i Vichinghi erano presenti in Polonia

Vichinghi in Polonia? Possibile che siano arrivati fin qui? Beh, a quanto pare sì. In realtà finora si sospettava la presenza degli Scandinavi nell’entroterra della Polonia, ma non c’erano prove certe. Almeno, questo fino a quando le analisi non hanno dimostrato che quei resti umani trovati in un cimitero medievale della Polonia centrale appartenevano a dei Vichinghi.

Cosa ci facevano i Vichinghi nel cuore della Polonia?

vichinghi polonia dipinto

Quando pensiamo ai Vichinghi, li immaginiamo sempre in mare o intenti a compiere scorrerie lungo le coste. Di sicuro non li immaginiamo in Polonia. Ma i test genetici parlano chiaro: quei resti scheletrici scoperti 80 anni fa in un cimitero medievale nella cittadina di Lutomiersk, a circa 19 chilometri a Lodz appartenevano a Vichinghi che risiedevano in quella zona.

Considerate anche che i resti risalgono a un periodo storico durante la Polonia era appena stata ufficialmente riconosciuta come stato a se stante (siamo nel 966 d.C.). All’epoca la Chiesa cattolica romana diede il suo benestare alla guida del Paese da parte della dinastia dei Piast.

La Dott.ssa Paulina Boyrówka del Dipartimento di Antropologia dell’Università di Lodz presso la Facoltà di Biologia e Tutela Ambientale, uno degli autori principali di questa scoperta, ha rivelato che, in realtà, ci furono diverse ondate di colonizzazione da parte degli Scandinavi in Polonia durante l’era Vichinga (800-1050 d.C.). Tuttavia questa è la prima volta in cui la presenza vichinga è confermata in questa zona dell’entroterra.

vichinghi polonia
Crediti foto: @stituto di archeologia ed etnologia dell’Accademia polacca delle scienze/ CC-BY-SA 3.0

Il che suggerisce che i Vichinghi si spostavano in Polonia e nei suoi dintorni in modo assai più ampio e libero di quanto ipotizzato in precedenza. Adesso rimane da capire come abbiano fatto questi coloni ad arrivare qui.

Il cimitero che ospitava i resti dei Vichinghi venne scoperto per la prima volta durante la Seconda Guerra Mondiale. Datato a inizio dell’XI secolo, qui gli archeologi hanno trovato non solo decine di corpi non cremati, ma anche diversi corredi funerari di origine scandinava e russa.

In realtà già in precedenza c’erano stati studi relativi a questi resti ossei, ma non avevano fornito informazioni utili. Il problema è che tali resti erano mal conservati a causa del tipo di terreno della regione. Dodici anni fa si iniziò a pensare di usare i test del DNA per esaminarli, ma il cattivo stato di conservazione aveva dato poche speranze.

Ma nel frattempo la ricerca del DNA antico ha fatto passi da giganti. Ed ecco che i ricercatori hanno potuto stabilire come quei resti fossero geneticamente assai differenti rispetto a quelli della popolazione medievale locale.

vichinghi nord america

La dott.ssa Boyrówka ha rivelato che c’erano sepolture di persone di origine scandinava e slava, ma anche di persone di origine mista, appartenenti a entrambi questi gruppi. In particolare, il DNA scandinavo è saltato fuori in diverse parti del cimitero. Trovare Vichinghi ovunque voleva dire che erano stati lì abbastanza a lungo da metterci radici.

Quello che non si sa ancora, però, è dove fosse l’originario insediamento vichingo che usava tale cimitero per le sepolture. E non si sa neanche da quale paese Scandinavo fossero migrati. Ma gli studi vanno avanti e forse, in futuro, avremo ulteriori risposte.