Storia Che Passione
Può un maiale scatenare una guerra? Stati Uniti e Inghilterra direbbero di sì

Può un maiale scatenare una guerra? Stati Uniti e Inghilterra direbbero di sì

Nella storia dell’umanità si sono verificate guerre di ogni tipo, a loro volta nate da pretese di potere, screzi tra parti, vendette, ambizioni. Fin dall’antichità si è sempre trovato un buon motivo per alzare le armi e puntarle contro il nemico di turno. Altrettanto si è fatto anche in mancanza di un valido pretesto (sempre che ne esista uno): una donna, una bugia, degli alcolici, persino un maiale. Avete letto bene, in un passato neppure così remoto una guerra stava per scoppiare a causa di un semplice, mite ed innocuo maialino, finito tuttavia nel giardino sbagliato. Questa è la storia della Pig War, la Guerra del Maiale.

Può un maiale scatenare una guerra? Stati Uniti e Inghilterra direbbero di sì

Ci troviamo nell’estremo ovest americano ed è il 1859. Il punto della mappa dove apporre il segno rosso è il confine tra gli Stati Uniti d’America e il Canada britannico, dunque il confine tra lo stato di Washington a sud e la Columbia britannica a nord. Oggi sappiamo che a dividere i due territori c’è uno specchio d’acqua (lo stretto di Georgia) intervallato da una moltitudine di isole rocciose. Alcune di queste formano un arcipelago: le isole San Juan. Tenete a mente il nome perché è centrale per la narrazione della vicenda. Appunto, oggi è così ma nel 1859 le nozioni geografiche erano meno dettagliate e di conseguenza si faceva una gran confusione su cosa fosse di chi.

Un primo documento regolatorio fu sottoscritto nel 1846. Esso teoricamente andava a risolvere la disputa creatasi su questa terra di confine tra USA e Regno Unito. Queste le parole del trattato dell’Oregon (15 giugno 1846), con le quali si stabilì che il confine interstatale sarebbe passato: “lungo il 49º parallelo Nord al centro del canale che separa il continente dall’isola di Vancouver e da qui verso sud attraverso la parte intermedia di detto canale e dello stretto di Juan de Fuca, fino all’Oceano Pacifico”.

Guerra del maiale confine Stato di Washington - Canada

Tutto ok, ma solo all’apparenza. Il trattato fondava la propria ragion d’essere su cartine geografiche poco chiare e non proprio “aggiornatissime”. Alcuni pezzi di terra emersa – come le isole San Juan – restavano perciò prive di una giurisdizione delineata. Erano terra di nessuno, quindi terra di tutti. Washington e Londra inizialmente la vollero risolvere da signori e istituirono una commissione comune nel 1856. Dopo quasi due anni di trattative non si giunse a nessun accordo: troppa distanza fra le parti.

Ricordiamoci sempre che laddove non arriva la politica, arrivano puntualmente gli affari. Nel frattempo la Compagnia della Baia di Hudson, battente bandiera britannica, aveva costruito un proprio avamposto sulle isole San Juan. La compagnia commerciale tramutò l’arcipelago in un enorme ranch di pecore. Il governo statunitense rispose a suo modo, incentivando coloni a trasferirsi sulle isole, in modo tale da favorire future rivendicazioni territoriali su dati demografici.

Ed eccoci arrivati al 15 giugno 1859, l’anno dell’incredibile misfatto. Lyman Cutlar, uno dei coloni americani giunti nell’arcipelago, trovò nel suo orto un maiale intento a sradicargli piante e mangiare tuberi. Non era la prima volta che capitava e Cutlar sapeva benissimo a chi apparteneva il suino. Era di proprietà di un irlandese stipendiato della Compagnia britannica della Baia di Hudson. Il contadino statunitense non ci vide più dalla rabbia, prese il fucile e sparò un colpo secco, che uccise all’istante il maiale. L’irlandese e l’americano non riuscirono in seguito ad accordarsi su eventuali compensi per l’accaduto. Solo allora intervennero le autorità (inglesi), che minacciarono di arrestare Cutlar. A quel punto gli altri americani sull’arcipelago invocarono la protezione della più vicina unità armata statunitense.

Guerra del maiale truppe americane

Quel maiale stava per scatenare una guerra; folle ipotizzarlo, ma è esattamente ciò che accadde. L’unità militare americana più vicina rispose alla chiamata, schierando sull’isola 66 soldati. Dal canto loro, i britannici inviarono nello stretto di Giorgia tre navi da guerra. L’escalation militare giunse al suo acme il 10 agosto, quando da parte americana si contavano 461 uomini dotati di 14 cannoni, mentre da parte inglese si trovavano in assetto da battaglia cinque fregate, munite di 70 cannoni e trasportanti più di 2.000 uomini. Il governatorato di Vancouver ordinò al contrammiraglio britannico Robert L. Baynes di far sbarcare i suoi uomini sull’isola occupata dagli americani. Un simile gesto avrebbe certamente provocato lo scontro. Baynes rispose che non avrebbe fatto scoppiare una guerra per uno sciocco maiale.

Guerra del maiale truppe britanniche

Per fortuna entrambe le forze armate rispettavano gli stessi identici ordini: difendersi, ma non sparare nel modo più assoluto il primo colpo. Tra le parti volarono insulti e provocazioni, quello sì, ma oltre a ciò nient’altro. Sia ben chiaro il seguente punto: a metà XIX secolo le notizie ci mettevano un po’ a viaggiare e nei fatti i comandi militari, tanto inglesi quanto americani, agirono in totale autonomia. Quando l’eco dei fatti raggiunse la capitale delle rispettive nazioni, i canali diplomatici si attivarono per soffocare sul nascere l’incendio. Si strinse un accordo preliminare, non risolutorio, ma accettabile nell’immediato: la presenza congiunta di cento uomini armati per parte. Costruiti i fortini, inglesi e americani attesero nuove disposizioni, non privandosi della possibilità di fare amicizia.

Dodici anni e un arbitrato internazionale affidato al neonato Impero tedesco; ecco cosa ci volle per risolvere la disputa sulle isole San Juan. Nel 1872 la commissione affidò la sovranità sull’arcipelago agli Stati Uniti. La Confederazione Canadese – nata nel mentre – si indignò allo stesso modo di come avevano fatto gli inglesi anni prima col trattato dell’Oregon. La guerra del maiale fu una delle tante ragioni che spinsero il Canada ad intraprendere una politica estera più distaccata rispetto alle prerogative britanniche.

Guerra del maiale bandiera inglese campo San Juan

Se può interessarvi, quel non-conflitto ha lasciato in eredità una tradizione, unica nel suo genere. I ranger del parco di San Juan ogni giorno alzano l’Union Jack in quello che un tempo era il “campo inglese”. Sebbene il gesto sia solo simbolico, si tratta dell’unico caso nazionale in cui dipendenti statunitensi issano e ammainano quotidianamente il vessillo britannico su territorio a stelle e strisce.