Che quella scoperta ad Antalya, in Turchia, sia la vera tomba di San Nicola, ovvero Babbo Natale? Effettivamente, il fatto che la tomba si trovi nella Chiesa di San Nicola, a Demre, qualche sospetto lo fa venire. Anche perché edificarono la chiesa proprio vicino al luogo di sepoltura del vescovo di Myra, nel 343 d.C.
Questa è davvero la tomba di San Nicola?
Gli scavi in questione, in realtà, sono cominciati nel 1989. Il sito fa parte del progetto “Eredità per il futuro”, voluto dal Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia. Ebru Fatma Findik, professore associato presso la Hatay Mustafa Kemal University e responsabile degli scavi, ha spiegato al Daily Sabah che in uno degli scavi, durante un sondaggio all’interno di un annesso a due piani che confina con il cortile meridionale della chiesa, ecco che hanno scoperto un sarcofago.
Quest’ultimo è di pietra calcarea locale, con un coperchio leggermente rialzato. Lungo circa 2 metri, era seppellito all’interno, nella sezione sotterranea dell’annesso, a una profondità di circa 1,5-2 metri.
Finora gli archeologi hanno esposto solamente il coperchio e una piccola porzione del sarcofago, ma ci stanno ancora lavorando. La speranza dei ricercatori è di riuscire a trovare un’iscrizione sul sarcofago, in modo da capire a chi appartenesse e a quale periodo storico risalga. Tuttavia, per esporre la maggior parte della camera funeraria, bisognerà attendere i prossimi mesi.
Lungo il tragitto verso il sarcofago, poi, il team ha trovato ossa di animali e pezzi di lampade a olio in terracotta. Il che indica che quella zona era solitamente usata come luogo di sepoltura. Findik ha spiegato che esistono diverse ipotesi in merito al luogo di sepoltura di San Nicola: la sua ubicazione esatta è ancora incerta.
Alcune fonti storiche sostengono che il vescovo sia sepolto vicino al recinto sacro di Myra. E visto che il sarcofago in questione si trovava in una posizione compatibile, ecco spiegato perché si pensa che possa appartenere a San Nicola.
Ricordiamo come San Nicola fosse il primo vescovo cristiano di origine greca. Originario della città marittima di Myra, in Asia Minore, a lui la leggenda ha ascritto numerosi miracoli. La sua figura, comunque, è famosa per la sua generosità e la sua abitudine di fare regali. Ecco dunque spiegato perché San Nicola è considerato una figura antesignana del moderno Babbo Natale.
Fu l’imperatore bizantino Teodosio I a ordinare la costruzione della Chiesa di San Nicola, ma solo parecchio tempo dopo la sua morte. Il suo corpo, nel frattempo, aveva viaggiato per tutto il mondo. I suoi resti, sepolti inizialmente nella chiesa, furono riesumati e trasportati fino alla Basilica di San Nicola a Bari, nel corso dell’XI secolo d.C. Ma durante la prima crociata, i marinari veneziani salvarono questi resti e li trasportarono a Venezia, custodendoli nella basilica del monastero di San Nicolò, al Lido.
Tuttavia, nel 1953, quando fu effettuata una nuova analisi dei resti sia a Bari che a Venezia, ecco che nessuno dei due si rivelò autentico. Ma se quelli non erano i resti di San Nicola, dove sono attualmente? E di chi erano i resti che erano stati trasportati in giro per il mondo?