Storia Che Passione
27 dicembre foto Hiroito

Accadde oggi: 27 dicembre

Almanacco del 27 dicembre, anno 1923: fallisce l’attentato al principe Hiroito nell’evento passato alla storia come “Incidente di Toranomon“. Siamo nel cuore della capitale Tokyo e al cuore dell’Impero si puntava. Un agitatore comunista, proprio tra il Palazzo Akasaka e la Dieta del Giappone, tenta il colpo grosso che, per fortuna, fallì.

27 dicembre foto Hiroito

Il nome dell’attentatore è Daisuke Namba, all’epoca appena ventiquattrenne, militante comunista. Dopo il Grande terremoto del Kanto decise di compiere un attentato ai centri vitali del potere. Il suo bersaglio fu appunto il principe ereditario, che all’epoca aveva 22 anni, quasi suo coetaneo dunque. Sparò una volta contro la carrozza imperiale ma non prese Hiroito. A pagare sarà solo il ciambellano, colpito dopo che il vetro andò in mille pezzi.

In realtà, come facilmente deducibile, anche Daisuke non se la passò bene, anzi. Dopo quasi un anno, il 13 novembre 1924, arrivò la condanna per quanto compiuto e, chiaramente, si trattò di pena capitale. Poco dopo la condanna pronunciò una frase emblematica per rivendicare i suoi ideali. “Viva il Partito Comunista del Giappone!” disse, qualche tempo dopo perse la sua giovane vita per impiccagione.

27 dicembre foto Daisuke Nanba

Altre teste continuarono a cadere nei momenti successivi all’attentato. Pagò caro il prezzo anche Il primo ministro Gonnohyoe Yamamoto, che si dimise insieme a tutto il suo gabinetto. Questo chiaramente per scusarsi e autoaccusarsi della mancanza di sicurezza in quel tragico 27 dicembre.

In realtà quel gesto fu solo l’acme, la punta di un iceberg che cresceva ininterrottamente dal tragico terremoto pocanzi citato. Proteste sociali e sindacali imperversavano nelle zone interessate dal sisma e si chiedevano aiuti e azioni concrete. Il gesto di Daisuke fu solo l’estremo manifestarsi di quella frustrazione seguita alla morte e alla distruzione causati dal terremoto.

27 dicembre foto terremoto del Kanto

Al contrario di quanto il giovane militante comunista si aspettava, le reazioni governative andarono direttamente in senso opposto. Al posto di Yamamoto divenne primo ministro il conservatore Kiyoura Keigo che approfittò delle forti tensioni per emanare, nel 1925, la Legge di conservazione della pace, fortemente restrittiva.