Uno studio pubblicato su Science Advances ha rivelato come la dieta degli antichi nativi americani fosse fortemente basata sul mammut. Esatto, proprio così; i nativi americani preistorici mangiavano mammut sia a pranzo che a cena. E anche altri grandi animali.
I nativi americani e i mammut
Tutto è partito dall’analisi degli isotopi stabili, usati per capire quale fosse la dieta della madre di un neonato scoperto nel sito funerario Clovis in Montana e risalente a 13mila anni fa.
Prima di questo studio, la dieta di questi uomini preistorici era dedotta usando prove secondarie, come i resti conservarti degli animali o gli utensili di pietra usati. Ma questa recente indagine ipotizza che i Clovis fossero specializzati nella caccia agli animali di taglia grande, non alla ricerca di animali più piccoli o di piante.
Il popolo Clovis abitava il Nord America circa 13mila anni fa. In quel periodo i mammut vivevano sia nell’Asia settentrionale che nelle Americhe. Erano in grado di migrare per lunghe distanze, il che li rendeva una risorsa affidabile e ricca di proteine grassi per le popolazioni maggiormente nomadi.
L’interesse verso i mammut come portata principale dei loro pranzi aiuta a spiegare come il popolo Clovis si sia diffuso in tutto il Nord America e nel Sud America in poche centinaia di anni.
Inoltre questo fornisce qualche chiarimento in merito ad alcuni ritrovamenti particolari fatti in precedenza. In molti dei siti dei Clovis, infatti, erano presenti resti animali appartenenti a megafauna. Inoltre qui gli archeologici hanno spesso trovato punte di frecce molto grandi, fissate a dardi da lunga distanza. Considerato quanto fossero colossali gli animali che i Clovis cacciavano, ci sta tutto.
Dovendo dare la caccia ai mammut, ecco che i Clovis si adattarono a uno stile di vita flessibile. Potevano spostarsi agevolmente in nuove aree, senza doversi preoccupare di dover cacciare la piccola selvaggina che, spesso, cambiava parecchio da una regione all’altra.
Gli esami fatti sul neonato trovato nel sito in Montana hanno consentito ai ricercatori di scoprire qualcosa di più sulla dieta della madre. Circa il 40% della sua dieta derivava dai mammut, mentre il resto era destinato ad altri grandi animali come alci e bisonti. I piccoli mammiferi, invece, avevano un ruolo molto marginale nella sua dieta.
Ma gli scienziati non si sono fermati qui. Hanno messo a confronto la dieta della madre con quella di altri onnivori e carnivori dello stesso periodo, fra cui leoni americani, orsi e lupi. Ebbene, pare che la dieta della madre fosse molto simile a quella dell’Homotherium, il gatto dai denti a scimitarra, un grande felino ormai estinto specializzato nella caccia ai mammut.
I risultati suggeriscono anche che questi abili cacciatori umani abbiano contribuito all’estinzione di questi grandi animali dell’era Glaciale. Il clima stava cambiando, riducendo l’habitat di tali animali e rendendoli maggiormente suscettibili alla predazione umana.