Fotografia della NASA/JHUAPL/SwRI, Plutone, 24 luglio 2015. Nella fotografia potete ammirare l’immagine di Plutone frutto dell’unione di quattro immagini del Long Range Reconnaissance Imager (LORRI) della missione New Horizons combinate poi con i dati a colori dello strumento Ralph. L’unione di tutto ciò ha permesso di ottenere una vista globale di Plutone. Bello Plutone, vero? Ma qual è la storia dietro il suo declassamento?
Plutone, il pianeta che fu
Prima di dedicarci al perché Plutone non è più un pianeta (anche se lo rimarrà per sempre nei nostri cuori, non fosse altro perché altrimenti che fine fa Sailor Pluto in Sailor Moon?), meglio ripassare qualcosa di più sull’ex nono pianeta del Sistema Solare.
Plutone è un corpo celeste che orbita nella parte più esterna del Sistema Solare, nella fascia di Kuiper. A scoprirlo fu Clyde Tombaugh nel 1930, insospettito dal fatto che le orbite di Nettuno e Urano fossero anomale, come se ci fosse nelle loro vicinanze un grande corpo celeste che le alterava.
Considerando i corpi celesti del Sistema Solare, Plutone è solo 16esimo per grandezza e 17esimo per massa, ma ha comunque il diametro più grande fra i pianeti nani e gli oggetti transnettuniani (almeno, quelli noti). Come massa, invece, in entrambe le categorie è superato da Eris.
Sempre parlando di massa e dimensioni, per darvi un’idea, è comunque più piccolo rispetto ai principali satelliti naturali del Sistema Solare, venendo agilmente sorpassato da Io, Europa, Ganimede e Callisto, i satelliti di Giove, da Titano di Saturno, da Tritone di Nettuno e pure dalla nostra Luna (rispetto a quest’ultima il volume è un terzo e la massa un sesto).
Formato da ghiaccio e roccia, ha un’orbita eccentrica e inclinata. Inoltre ha ben cinque lune: Caronte, la più grande (il suo diametro e poco più grande della metà di quello di Plutone. Inoltre i due insieme sono considerati come un sistema binario), Stige, Notte, Cerbero e Idra.
Ora che abbiamo una panoramica più chiara, perché hanno deciso che Plutone non dovesse essere più un pianeta? In realtà sin dall’inizio gli astronomi avevano considerato Plutone come un pianeta anomalo, sia per le sue dimensioni ridotte, sia per la sua strana orbita. Tuttavia fino alla fine del XX secolo ecco che rimase il nono pianeta del Sistema Solare.
Tuttavia, ad un certo punto, gli astronomi si accorsero che Plutone era solamente uno degli oggetti più grandi della fascia di Kuiper. Ma il colpo di grazia avvenne nel 2005 quando scoprirono Eris, un nuovo corpo celeste transnettuniano delle medesime dimensioni di Plutone. Qualcuno iniziò a parlare di Eris come del decimo pianeta, ma in realtà la sua scoperta fu l’argomento decisivo per affossare Plutone: se Eris non era un pianeta, non lo era neanche Plutone.
Questo anche perché secondo quanto stabilito dall’Unione astronomica internazionale, un pianeta, per poter essere classificato come tale, deve rispettare tutte i seguenti requisiti:
- deve orbitare intorno al Sole (e Plutone, a modo suo, lo fa. Anzi, a volte nella sua orbita eccentrica finisce con l’essere più vicino al Sole rispetto a Nettuno)
- deve avere una massa tale affinché la sua gravità gli permetta di assumere una sorta di equilibrio idrostatico e quindi avere una forma sferica (e anche qui Plutone c’è)
- infine deve rispettare la dominanza orbitale, ovvero con la sua massa deve aver ripulito tutte le vicinanze intorno all’orbita
Ed è sull’ultimo punto che casca Plutone. La sua massa è solamente 0,07 volte quella degli altri oggetti presenti nella sua orbita. Per darvi un’idea, considerate che la Terra ha una massa di 1,7 milioni di volte rispetto a quella degli altri oggetti nella sua orbita.
Per questo motivo l’Unione Astronomica Internazionale nel 2006 ha declassato Plutone da pianeta ad asteroide o pianeta nano. Apriti cielo: in molti all’epoca (e ancora adesso) non accettarono tale decisione. Tanto che nel 2008 l’UAI decise di creare un nuovo termine: Plutone e altri corpi celesti a lui similari sarebbero stati dei “plutoidi”, quindi oggetti con semiasse maggiore dell’orbita più grande rispetto a quello di Nettuno e con massa tale da essere quasi sferici.
Ma la decisione non fu sufficiente ed ecco che nel 2009 lo stato dell’Illinois, patria di quel Clyde Tombaugh che aveva scoperto il nono pianeta, con una legge decise di ristabilire lo status di pianeta per Plutone. Legge che però vale solamente nell’Illinois, quindi abbastanza limitata come efficacia dal punto di vista galattico. E niente: per adesso Plutone rimane un plutoide, non più un pianeta.