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Foto del giorno: il misterioso lago Vostok in Antartide

Fotografia della NASA, lago di Vostok, Antartide, data sconosciuta. Nelle foto satellitari della NASA (immagini RADARSAT) potete ammirare il lago Vostok, il più grande dei laghi subglaciali che si trovano sotto la calotta glaciale dell’Antartide. Perché sì, in Antartide si trovano dei laghi. In questo caso il lago si trova nella zona glaciale vicino alla base russa Vostok, nella parte orientale del continente ed è un lago di acqua dolce.

La storia del lago Vostok

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Crediti foto: NASA, Public domain

La scoperta del lago Vostok la dobbiamo al geografo russo Andrej Kapica. Durante alcune spedizioni sovietiche fra il 1959 e il 1964, tramite anche dei sondaggi sismici e radar, riuscirono a trovare al di sotto del ghiaccio questo lago.

A causa del fatto che si trova ben in profondità sotto il ghiaccio, ecco che è probabilmente il lago più antico e invariato della Terra. Pensate che le sue acque e il suo habitat hanno milioni di anni. Sì, perché il lago potrebbe ospitare delle forme di vita. Nonostante si trovi sotto il ghiaccio, infatti, ecco che l’acqua ha una temperatura media di -3°C, quindi maggiore rispetto alla temperatura di fusione del ghiaccio a queste pressioni. Per questo motivo l’acqua non è del tutto ghiacciata, il che permette di continuare a studiarla.

Anzi: le ricerche su questo lago vanno avanti da parecchio tempo. Nel 1974, infatti, alcuni ricercatori russi arrivarono alla Stazione Vostok, considerato il luogo della Terra più freddo finora conosciuto (siamo a -89,4°c). L’idea era quella di studiare la storia climatica della Terra.

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Dobbiamo però aspettare il 1990 per i primi carotaggi nel ghiaccio, ad opera di basi russe, americane e francesi. La trivellazione andò avanti fino al 1999, ma quando si giunse a 150 m di distanza dal lago, grazie ad alcuni accordi internazionali, si decise di fermarsi lì. Questo per evitare di contaminare il lago con residui di cherosene e freon utilizzati per lasciare aperto il foro di trivellazione.

I risultati dei carotaggi, però, hanno permesso ai ricercatori di scoprire che gli ultimi 60 metri non sono formati da ghiaccio della calotta, bensì da acqua del lago ghiacciata.

Nel 2006, poi, Robin Belle e Michael Studinger, due ricercatori di Geofisica presso la Columbia University, annunciarono di aver trovato altri due laghi sotto la calotta glaciale. L’ipotesi è che questi laghi antartici siano collegati fra di loro da una rete di fiumi subglaciali.

Ma non finisce qui: il Jet Propulsion Laboratory ha ideato un sistema per cercare di provare la presenza di forme di vita nel lago, senza però contaminarlo. Arriviamo così al 2013 quando i ricercatori hanno confermato la presenza di batteri sconosciuti nel lago Vostok.

A proposito: si parlava della misteriosa scomparsa di alcuni ricercatori nei pressi del lago Vostok qualche anno fa. Ma si era subito scoperto che erano solo voci infondate, nessun ricercatore è andato disperso da queste parti.

Caratteristiche del lago Vostok

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Crediti foto: NASA, Public domain

Gli studi hanno permesso di definire alcune delle caratteristiche principali del lago:

  • lunghezza: 250 km
  • larghezza: 40-50 km
  • superficie: 15.690 km2
  • profondità sotto il ghiaccio: 3.700-4.100 metri
  • volume d’acqua: 5.400 km3
  • temperatura: -3°C

A quanto pare il lago è formato da due bacini separati da un crinale di roccia. Il che ha fatto ipotizzare che sia la composizione chimica che gli ecosistemi siano diversi. Le acque sappiamo che sono povere, per ovvi motivi, di sostanze nutritive, ma sono ricchissime di ossigeno (50 volte di più rispetto ai normali laghi di superficie0). Il motivo potrebbe essere collegato al fatto che la calotta ghiacciata sopra al lago, sciogliendosi, rilascia nel lago ossigeno e altri gas.

Anzi: il livello di ossigeno è tale che qualsiasi organismo vivesse qui, dovrebbe essere capace di sopravvivere a quello che è definito come “avvelenamento da ossigeno”. Inoltre considerate che il lago Vostok è estremamente simile all’oceano d’acqua che si trova sotto la crosta ghiacciata di Europa, uno dei satelliti di Giove.

Il lago, poi, subisce anche l’influsso della Luna, con tanto di maree, alzandosi di 1-2 cm. E infine nella zona sud-orientale del lago è presente un’anomalia magnetica di 1 microtesla che si estende su un’area alquanto ampia. L’ipotesi è che qui la crosta terrestre sia più sottile, fenomeno che causerebbe queste anomalie (tipiche anche delle dorsali oceaniche).