I falsi d’autore mica li facciamo solo ai giorni nostri. Anche all’epoca dell’antica Roma c’è chi si dedicava con gioia e gaudio ai plagi. Per esempio, è il caso di queste monete romane. Gli anglosassoni, infatti, crearono un pendente plagiando chiaramente delle monete romane. Solo che non dovevano essere abilissimi perché il pendente plagiato era pieno zeppo di errori di battitura.
Le monete romane plagiate diventano un pendente (pieno di errori)
Quello che vedete nella foto qui sopra è il pendente in questione, mentre qua sotto potete ammirare le vere monete romane. Notate delle sostanziali differenze? Beh, perché ci sono. Il pendente, infatti, imita in maniera maldestra una moneta romana chiamata solidus. Si trattava di un tipo di moneta d’oro introdotta dall’imperatore Costantino nel IV secolo d.C.
Il pendente in questione è stato trovato nel gennaio 2023 vicino ad Attleborough, nel Norfolk, in Inghilterra. Dopo averlo recuperato con il metal detector, il pendente incriminato è stato esaminato e dichiarato tesoro del Regno Unito.
Il pendente risale alla fine del V secolo, massimo inizio del VI secolo e riproduce le immagini e le iscrizioni che si trovavano sulle monete dell’epoca dedicate all’imperatore Onorio, sovrano dell’Impero Romano d’Occidente dal 393 al 423 d.C.
Un lato mostra il busto di Onorio mentre indossa un diadema di perle e una corazza, mentre l’altro lato raffigura una figura in piedi con una veste drappeggiata, mentre regge uno stendardo militare e circondata da simboli di guerra. Sia sulla moneta che sul pendente sullo stendardo è presente una croce. Inoltre la figura regge anche una Nike in miniatura, la dea romana della vittoria.
Adrian Marsden, esperto di numismatica presso il Norfolk Couny Council, ha spiegato a Live Science che nel Regno Unito, per poter dichiarare un reperto come tesoro nazionale, questo deve essere fatto d’oro o d’argento. Inoltre deve avere più di 300 anni.
Il ciondolo è unico nel suo genere. In quel periodo gli anglosassoni erano pagani, ma l’Impero Romano si era convertito al Cristianesimo nel 380 d.C., sotto l’imperatore Teodosio I. E anche il figlio, Onorio, governò come imperatore cristiano.
Solo che, a quanto pare, i pagani anglosassoni copiarono una moneta chiaramente cristiana. Inoltre all’epoca gli anglosassoni non avevano un sistema di scrittura completamente sviluppato, il che contribuì a fargli copiare male la scritta. In teoria sul retro dovrebbe esserci scritto “RESTITVTOR REIPVBLICAE” che vuol dire “Restauratore della Repubblica”. E invece sul pendente troviamo scritto “STITVTOR EIPVBLICAE”.
Quindi, in pratica, i freebooter dell’epoca copiarono la scritta male, omettendo alcune lettere e confondendone altre. Secondo Marsden, il creatore del pendente, non si preoccupò più di tanto di riprodurre fedelmente la moneta, anche perché non voleva usarla come valuta. Questo perché creò il pendente come ornamento.
Marsden ha poi ricordato come i Romani governarono gran pare delle isole britanniche dal 43 al 410 d.C. Quando l’Impero abbandonò la Gran Bretagna, gli anglosassoni germanici conquistarono larga pare di quella che è l’odierna Inghilterra. E questi loro tentativi di imitazione potevano essere la dimostrazione del loro “desiderio di ornare a quell’epoca ormai scomparsa”.