Parliamo spesso di ritrovamenti archeologici e scoperte fatte all’estero. Ma anche in Italia non scherziamo. Per esempio, ad Aquileia, gli archeologi dell’Istituto archeologico austriaco dell’Accademia austriaca delle scienze hanno fatto una scoperta incredibile. In pratica mentre erano all’opera in alcuni scavi a ovest della città, vicino a un’antica strada che un ttempo conduceva a Roma e Milano, ecco che hanno trovato le rovine di una chiesa costruita dall’imperatore romano Giustiniano I.
Cosa si sa della chiesa di Giustiniano I?
Sarebbe meglio dire: costruita per volere di Giustiniano I, dubitiamo fortemente che l’imperatore abbia costruito la chiesa con le sue manine imperiali. Quello che gli archeologi hanno trovato sono le rovine di una basilica paleocristiana, risalente a più di mille anni fa.
A dire il vero è ormai da decenni che si scava intorno ad Aquileia, ma questa è la prima volta che gli archeologi trovano una struttura su così larga scala. In base al suo stile architettonico, i ricercatori hanno dato la chiesa al periodo bizantino, in particolare al tempo dell’imperatore Giustiniano I, a capo dell’Impero Bizantino dal 527 al 565 d.C.
Nel suo tentativo di tornare alla gloria del vecchio Impero Romano, ecco che all’epoca Giustiniano si lanciò in un’ambiziosa campagna di costruzione di nuovi edifici monumentali. Incluse spettacolari chiese cristiane.
L’archeologo Stefan Groh ha spiegato in un comunicato stampa che i romani fortificarono Aquileia sotto l’imperatore Giustiniano I, costruendo un possente muro a zigzag. La scoperta della basilica indica che, probabilmente, era in atto un più vaso programma edilizio.
A dirla tutta, molto probabilmente iniziarono a costruire la chiesa prima dell’ascesa di Giustiniano. Questo perché le fondamenta risalgono al quarto secolo. Solo successivamente, con l’imperatore, si decise di ampliare la chiesa trasformandola in una basilica con tre absidi.
All’epoca, infatti, Aquileia era una delle città più importanti. Fondata nel 181 a.C. come avamposto militare, era strategicamente collocata vicino alla costa e lungo una strada che conduceva in Austria.
Quando l’originario Impero Romano implose e poi crollò nel V secolo, dividendosi in due, ecco che Aquileia fu una delle città che ne soffrì maggiormente. Perdendo la protezione dell’impero, infatti, nel 452 Attila l’Unno la distrusse.
Mentre l’Impero Bizantino sorgeva dalle antiche terre romane a est, incentrato sulla capitale Costantinopoli, ecco che in Italia arrivarono pure gli Ostrogoti. Tecnicamente parlando gli Ostrogoti stipularono un’alleanza con i Bizantini, ma nel 540 Giustiniano spedì i suoi eserciti in Italia per riottenere il controllo delle terre intorno a Roma.
Così gli Ostrogoti furono cacciati via dalla zona intorno ad Aquileia e qui Giustiniano decise di costruire la nuova basilica, un dono per il suo popolo. L’edificio doveva essere rivolto a sud-est, verso Costantinopoli e Gerusalemme. Solo che tutto andò storto quando nel 560 i Longobardi presero il controllo della città e della zona.
Aquileia non riuscì così più a tornare alle glorie del passato, ma è comunque arrivata fino ai giorni nostri. Curiosamente, poi, l’edificio più noto della città è un’altra basilica del IV secolo, cioè la Basilica di Santa Maria Assunta, con facciata dell’XI secolo.