Storia Che Passione
Accadde oggi: 22 novembre

Accadde oggi: 22 novembre

Almanacco del 22 novembre, anno 2004: in Ucraina ha inizio la “Rivoluzione arancione”, un vasto e partecipato movimento di protesta innescatosi a seguito delle elezioni presidenziali tenutesi nell’autunno del 2004. L’evento fa parte del più ampio fenomeno delle rivoluzioni colorate, appellativo con il quale i media internazionali si riferiscono a tutte quelle correnti di contestazione civile, genericamente non-violenta, che hanno attraversato alcuni stati post-sovietici dai primi anni 2000 in poi.

Accadde oggi: 22 novembre

Un testa a testa fra il candidato governativo filo-russo Viktor Janukovyč e il filo-atlantista Viktor Juščenko aveva tenuto botta al primo turno delle presidenziali. Si andò quindi al ballottaggio di fine novembre. Il risultato arrise a Janukovyč; immediatamente le opposizioni gridarono al broglio elettorale, denunciando candidamente l’irregolarità del voto. Intervenne anche l’esterna Osce (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) che segnalò varie illegalità commesse nelle sedi elettorali ucraine.

22 novembre Janukovyč

Juščenko chiese ed ottenne dai suoi sostenitori una protesta di piazza dalla grande portata. Cariche di significato sono le immagini di Piazza dell’Indipendenza, nella capitale Kiev, gremita e indomita, con la folla contestante addobbata di arancione. Ruolo cruciale, nell’ambito del dissenso politico, lo giocarono gli attivisti del PORA.

Essi furono gli artefici di una serie di atti di disobbedienza civile, tra cui l’indizione di numerosi scioperi generali, che non solo paralizzarono il paese ma permisero alla prima rivoluzione ucraina di attirare l’interesse dell’opinione pubblica internazionale. Influente in tal senso fu Gene Sharp, filosofo e politologo statunitense che con i suoi saggi fornì l’ispirazione per la strategia di protesta.

22 novembre protesta PORA

Gli USA e l’UE non riconobbero la dubbia vittoria di Janukovyč; la Rada – il parlamento ucraino – presentò una mozione di sfiducia contro il nuovo governo e la Corte Suprema nazionale si mosse sulla stessa linea d’intenti: annullò l’esito delle elezioni e ne indisse altre per il 26 dicembre. Quest’ultime si svolsero sotto l’osservazione diretta di enti nazionali ed internazionali. Il subbuglio scatenatosi in Ucraina il 22 novembre del 2004 ebbe il suo effetto nel breve termine. L’esito delle nuove elezioni decretò la vittoria del candidato “arancione” Juščenko con il 51% dei voti. Janukovyč si fermò al 44%.

22 novembre Viktor Juščenko

Il presidente vicino all’Unione Europea e filo-atlantista si insediò nel gennaio del 2005. Con l’insediamento terminò l’esperienza della “Rivoluzione arancione“. La sequela di accadimenti è anche nota al grande pubblico col nome di “prima rivoluzione ucraina”, per distinguerla dalla “seconda rivoluzione ucraina” del 2014.