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gladiatore 2

Il Gladiatore 2, ma quanti errori storici ci sono?

Diversi studiosi si stanno divertendo a sottolineare gli errori storici presenti nel film Il Gladiatore 2. Certo, si tratta di un film e quindi non possiamo certo pretendere l’aderenza storica perfetta, eppure ci sono alcuni errori che forse si potevano evitare (avvalendosi semplicemente di buon senso e un minimo di diligenza in più)…

…O forse no: questo perché nell’immaginario collettivo esistono certi tópoi, miti e leggende metropolitane che i registi non possono esimersi nell’inserire nei loro film. Gli spettatori se li aspettano quasi, salvo poi criticarne la veridicità storica. Ma provate a fare un film ambientato nell’antica Roma dove non ci siano gladiatori che combattono contro gli animali o pollici versi ogni due minuti; noterete quante persone andranno a vederli. I registi danno al loro pubblico ciò che il pubblico vuole. E se poi se ne parla per gli errori, ben venga: è sempre pubblicità gratuita.

Alcuni errori storici de Il Gladiatore 2

gladiatore 2

Ovviamente non proseguite nella lettura se non volete SPOILER. Io vi ho avvisati, poi non venite a lamentarvi dopo.

Di seguito parleremo di tutti gli errori e le imprecisioni più macroscopiche, anche se è possibile che ne saltino fuori altre andando a esaminare la pellicola in maniera più approfondita.

1 – Rinoceronti e squali nel Colosseo? Allora, tecnicamente c’erano spettacoli nelle arene con animali esotici. Tuttavia non è vero che i gladiatori lottavano contro questi animali. I gladiatori combattevano solo contro altri gladiatori. Erano i venator o i bestiarius a lottare contro le belve. Inoltre pare che la specie di rinoceronte che si vede nel trailer non fosse quella che si poteva vedere all’epoca nelle arene romane. Da aggiungere che non esistono prove di gladiatori che cavalcavano rinoceronti.

2 – I costumi dei gladiatori. Solitamente i gladiatori non indossavano armature che proteggessero il torace in quanto, così facendo, ne avrebbe risentito lo spettacolo (a buon intenditore poche parole). Quindi Lucio Vero e il generale Marco Acacio sarebbero dovuti apparire a torso nudo. Tuttavia avevano degli scudi, visto che i gladiatori erano soliti usarli al posto dell’armatura (anche come seconda arma per attaccare i nemici).

Gladiatrici immagine fine scontro dipinto

3 – Strane scelte di cast. Gli attori che interpretano Caracalla e Geta sono forse un po’ troppo chiari di pelle, visto che erano di origini libico-siriane. Curiosa poi anche la scelta di inserire nel cast Denzel Washington. Certo, la Roma antica era multietnica e multiculturale, ma le probabilità di trovare in ruoli di potere persone di etnia africana dalla pelle così scura erano assai basse.

4 – Problemi anche con la naumachia. Se è vero che all’inizio il Colosseo ospitava le battaglie navali (tanto che l’Anfiteatro Flavio venne modificato in modo da poter allagare l’arena), ecco che durante il regno di Domiziano queste battaglie furono spostate altrove. Questo perché Domiziano volle costruire l’hypogeum sotto al Colosseo: una serie di passaggi sotterranei, stanze e gabbie che correva in maniera alquanto intricata tutto sotto l’Anfiteatro. Il tutto con botole e sistemi che permettevano a gladiatori e belve di saltare fuori improvvisamente nell’arena. Ma questo rese impossibile continuare ad allagare il Colosseo per la naumachia, tanto che queste battaglie si trasferirono al Circo Massimo e allo Stadio Domiziano. Ne conviene che durante il regno di Commodo naumachie nello splendido teatro del Colosseo, ahinoi, non potevano esserci.

gladiatori romani

5 – Non c’erano sudditi a Roma, bensì cittadini. Nei dialoghi ascoltati nel trailer si sente qualcuno dire che Roma ha tanti sudditi. Ma all’epoca i Romani erano ben lungi dal definirsi “sudditi”. Sarebbe stato un insulto al concetto intrinseco di ciceroniana memoria (Civis Romanus Sum; Cicerone, In Verrem II, 5, 162). I Romani erano cittadini di Roma, mai sudditi di qualcuno.