Fotografia di Dorothea Lange, Oakland, California, 1942. Lo scatto mostra un’immensa insegna che recita quello che diverrà il titolo della foto: “I Am an American“, “Io sono un Americano/a“. Un titolo e un focus altamente provocatorio che solo la bravura della fotografa e l’arguzia dei più attenti riesce a decriptare.
Lo scatto senza dubbio più famoso della Lange è quello che ritrae la Madre Migrante, una donna provata dalla fatica e dalle congiunture economiche negative della Grande Depressione. La fotografa sarà una grandissima testimone di tale processo storico incredibilmente complesso e nefasto per la storia degli USA. Ma tale scatto come si inserisce in questo contesto?
Beh, lo fa alla grande e in maniera sottilissima. Dorothea Lange nacque nel New Jersey nel 1895 da nipote di immigrati tedeschi. Eppure era un’americana, anzi, un’Americana, con maiuscola annessa. Questo ci testimonia anche lo splendido cartello che ritrae in questo scatto, in maniera un po’ tanto polemica. In quegli anni parlare di “Americani” non era affatto semplice. Infatti chi si poteva definire americano? Chi lo era più, meno o come gli altri?
Sul suolo americano degli anni ’40, come nei periodi precedenti e successivi, vi erano tantissimi immigrati, tantissime minoranze. Molte di queste persone, purtroppo, subivano non poche discriminazioni, etniche per lo più. Allora adesso, con queste nozioni più complesse che abbiamo introdotto, rileggiamo il cartello e diamo un’altra occhiata alla foto.
Una donna indipendente, nipote di immigrati tedeschi e testimone di processi storici complessi tramite il suo obbiettivo fotografico, dice di essere Americana. In una società che sarà ancora a lungo frammentata in diverse minoranze, che nasce come frutto di processi discriminatori contro i nativi da parte di europei, definirsi “Americani” era molto facile ma anche molto contraddittorio.
La bravura incredibile dell’autrice sta proprio in questo: ella riassume in un semplice click tutto quello appena detto. Un cartello apposto su un negozio probabilmente di generi alimentari, una strada tranquilla ed una macchina in primo piano. Pochi elementi che racchiudono decenni, o meglio secoli, di sviluppo storico degli USA sempre problematico e spesso adatto a critiche e polemiche.