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Papa Bonifacio VIII, che emanò la Bolla Unam Sanctam il 18 novembre 1302

Accadde oggi: 18 novembre

Almanacco del 18 novembre, anno 1302: Papa Bonifacio VIII emana la bolla “Unam Sanctam“. Essa rappresenta un vero e proprio manifesto della principio ierocratico del potere papale, secondo il quale il romano pontefice deteneva una posizione di predominio su tutti i sovrani laici cristiani. Il contesto è quello della disputa fra potere temporale e spirituale che connaturò tutto il Basso Medioevo e che all’inizio del Trecento raggiunse un nuovo livello. Ma procediamo con ordine.

Papa Bonifacio VIII, che emanò la Bolla Unam Sanctam il 18 novembre 1302

La questione del rapporto fra gerarchie ecclesiastiche e potere temporale affondava le sue radici nel tardo impero romano, declinandosi su due versanti diversi in Oriente e in Occidente. Se a Costantinopoli gli imperatori bizantini erano riusciti a mantenere la propria predominanza sul patriarca, a Roma l’assenza di un monarca in città aveva lasciato strada libera al Papa.

La volontà del Papa di porsi come guida dell’intera cristianità cozzava con la mire dei Sacro Romano Imperatori. Anch’essi si consideravano il vertice del mondo cristiano, provando a replicare il modello cesaropapista proprio dell’oriente bizantino. A ciò si aggiungeva poi la spinosa questione delle investiture dei vescovi, dato che diversi di loro erano anche importanti feudatari del Sacro Romano Impero. Nel corso del Basso Medioevo, dunque, papato e impero si erano scontrati diverse volte a colpi di spada e di scomunica. Tuttavia, alla fine del XIII secolo, la fine della dinastia sveva, acerrima rivale dei Papi, aveva originato una crisi interna al Sacro Romano Impero, che non era riuscito a trovare un forte guida capace di riaffermare il potere imperiale.

Filippo IV di Francia, al quale fu indirizzata la Bolla Unam Sanctam del 18 novembre 1302

Ma se, quindi, il secolare avversario si stava eclissando, uno nuovo e inaspettato si palesò all’orizzonte: la Francia. A differenza del Sacro Romano Impero, che era una monarchia elettiva, il sistema di successione francese era ereditario. Il sovrano capetingio, dunque, non doveva scendere a compromessi con grandi nobili per assicurarsi l’ascesa al trono del proprio erede designato, come invece accadeva nell’impero. Questo, ovviamente, rafforzava il re a discapito della grande aristocrazia. Nel 1302 sul trono di Francia sedeva Filippo IV, detto “il Bello”, un uomo energico determinato far valere la propria posizione. Sul soglio pietrino, però, sedeva un uomo altrettanto fermo e deciso, assolutamente convinto della superiorità del potere pontificio: Bonifacio VIII.

I due protagonisti della nostra storia erano già entrati in conflitto qualche anno prima, ma poi la controversia si era risolta e anzi Filippo IV aveva inviato il fratello in Italia alla testa di un esercito in aiuto al Papa. Tuttavia, nel 1301, la rivalità si riaccese improvvisamente. Pomo della discordia fu l’arresto di un prelato francese accusato dal re di alto tradimento. Bonifacio VIII, volendo riaffermare la supremazia papale, si oppose alla decisione di Filippo IV. Costui decise allora di convocare un’assemblea di nobili, vescovi e borghesi che ribadì l’assoluta autonomia decisionale del monarca nel proprio regno. La gagliarda risposta di Bonifacio fu, appunto, la Bolla “Unam Sanctam” del 18 novembre 1302.

Palazzo dei Papi di Avignone. dove i pontefici si trasferirono a seguito del conflitto fra Francia e Papato in cui si inserisce l'emanazione della Bolla Unam Sanctam del 18 novembre 1302

Essa ribadiva con forza la supremazia della podestà pontificia tanto sui laici, quanto sugli ecclesiastici: il Papa poteva giudicare l’operato di tutti gli altri uomini, ma lui poteva essere giudicato solo da Dio. Potere spirituale e temporale erano due spade che il Signore aveva affidato una al Papa e l’altra ai monarchi laici. Tuttavia, la prima era superiore alla seconda in quanto il pontefice romano era l’unico e solo vicario di Gesù Cristo sulla Terra.

È inutile dire che Filippo IV non la prese bene e anzi organizzò un concilio per deporre il Papa, giungendo persino a farlo arrestare. Il conflitto fra monarchia francese e papato non terminerà con la morte di Bonifacio e anzi avrà un esito insolito. Per la prima volta nella storia, infatti, il Papa deciderà di non risiedere più nella città eterna, ma di trasferirsi ad Avignone, in Provenza. Ma questa è un’altra storia.