Prestate attenzione all’ambiente circostante quando passeggiate per le foreste scozzesi: potreste imbattervi in Scozia in un castello perduto o dimenticato. O quasi, visto che degli archeologi volontari stavano seguendo le tracce del perduto castello di Eddlewood.
Il castello della Scozia perduto e ora ritrovato
La Scozia è famosa in tutto il mondo, oltre che per il mostro di Loch Ness, anche per la sua vasta collezione di castelli medievali. Ce ne sono veramente tantissimi, ma altrettanti, probabilmente, sono andati perduti. Ebbene: adesso dobbiamo spostarne almeno uno dall’elenco di quelli perduti a quelli ritrovati. La cosa più intrigante in assoluto è che gli archeologi pensano di aver trovato un castello collegato a Maria Stuarda e alla Battaglia di Langside, proprio quella che condusse alla distruzione del maniero e alla caduta della regina di Scozia.
La battaglia si svolse fra le forze fedeli a Maria Stuarda e le truppe che rappresentavano suo figlio Giacomo VI, nominato re di Scozia al posto della madre nel 1567 durante degli intrighi di palazzo. A seguito della sconfitta, Maria dovette fuggire in esilio in Inghilterra, ma qui prima rimase prigioniera per più di 18 anni e poi condannata a morte.
Quest’estate alcuni archeologi volontari del Clutcha Archaeology Groups scozzese si sono recati nei boschi di Chatelherault Country Park, vicino alla città di Hamilton, nel South Lanarkshire. Obiettivo: trovare qualsiasi traccia del castello di Eddlewood, maniero leggendario perduto da più di 450 anni.
In realtà gli archeologi si erano fatti un’idea ben precisa di dove scavare. Avevano, infatti, avuto accesso a due fonti che ne descrivevano l’ubicazione:
- planimetria realizzata per il duca di Hamilton nel 1776;
- rapporto scritto nel 1889 e che parlava proprio della Battaglia di Langside, descrivendo nel dettaglio il punto dove sorgeva il fortilizio.
Così i volontari, affiancati da esperti del Clutcha Archaeology Groups e del Countryside Ranger Service, hanno iniziato a scavare nella zona maggiormente promettente. E con grande gioia di tutti, da questi scavi sono emerse le prove di un edificio medievale:
- superficie acciottolata, forse uno scarico;
- frammenti di ceramica.
L’ultima scoperta è stata quella più importante. Datata fra il XIV e il XV secolo, si tratta di ceramiche precedenti di un secolo o due prima dell’annientamento del castello. Ma questo significa che le preziose ceramiche erano state conservate al sicuro nel castello per un bel po’ di tempo.
In seguito a queste scoperte, sono poi emersi alcuni dati interessanti. Un residente, infatti, ha ricordato che mentre costruivano un complesso residenziale in zona, gli operai si erano imbattuti in alcuni blocchi di pietra tagliati che sembravano essere parte di una struttura più grande. Secondo gli archeologi questi blocchi potrebbero far parte del muro esterno ad anello del castello.