Da decenni si dibatte se la Sacra Sindone di Torino, quel pezzo di stoffa conservato nel capoluogo piemontese, sia veramente il sudario di Gesù Cristo. Venerata attualmente come tale, un nuovo studio realizzato in 3D sostiene che la Sindone sia un falso.
La Sindone un falso?
Trovate la nuova ricerca forense di Cicero Moraes pubblicata da Elsevier. Una nuova analisi basata su un software di simulazione virtuale ha dimostrato che la Sindone è stata creata, probabilmente, premendo un panno su una superficie piana o poco sagomata. Si pensa forse a un bassorilievo o una figura scolpita, dunque non premendolo su una forma umana completa. Il che rimuove Gesù di Nazareth da questa equazione.
Moraes è uno specialista nella ricostruzione facciale forense. Secondo lui, se la Sacra Sindone fosse stata davvero avvolta attorno a un corpo umano, ecco che l’immagine risultante apparirebbe molto più distorta. Questo a causa dei contorni naturali di una forma tridimensionale.
Moraes ha spiegato al The Telegraph che quando si avvolge un oggetto tridimensionale con un tessuto e quando quell’oggetto lascia una macchia simile a quella del sangue, ecco che queste macchie creano un’immagine più deformata rispetto alla fonte.
In parole povere, ciò che vediamo come risultato della stampa delle macchie causate da un corpo umano, dovrebbe essere una versione più gonfia e distorta, non un’immagine che sembra una fotocopia. Tuttavia, se l’immagine fosse il frutto di un bassorilievo, ecco che non ci sarebbe questa deformazione.
Tramite il software menzionato prima, Moraes ha dimostrato che un telo sistemato su un corpo e successivamente steso, mostra caratteristiche allungate e deformate che non sono presenti sulla Sindone. Si parla del concetto noto come “effetto maschera di Agamennone“, ovvero una deformazione dell’immagine su un tessuto causato dalla superficie curva di un viso o di un corpo.
Moraes ha poi aggiunto che possiamo fare una prova anche a casa. Dipingiamoci il viso con un liquido pigmentato (magari non tossico, eh!), poi prendiamo un tovagliolo (di carta o tessuto) e avvolgiamolo intorno al viso. Prendiamo il tovagliolo, stendiamolo su una superficie piana e guardiamo l’immagine che ne risulta. Otterremo un aspetto che non è una fotocopia di quello reale, bensì deformato, in stile maschera di Agamennone.
Ricordiamo anche come la datazione al radiocarbonio abbia collocato l’origine della Sindone ben dopo l’epoca di Gesù: secondo il radiocarbonio la Sindone risale al Medioevo. Il tessuto, invece, potrebbe anche appartenere all’epoca di Gesù, in quanto recenti analisi fanno coincidere i suoi materiali con quelli dell’antica fortezza di Masada.