La guerra è sporca, lacrime, sudore e sangue – per dirla con i termini di Winston Churchill. Ma in alcuni casi, in due frangenti in particolare, l’umanità si è ricordata dell’amore, o per meglio dire, ha dimenticato l’odio. Questo è ciò che avvenne durante le due tregue di natale in periodi molto lontani tra di loro.
La tregua natalizia più famosa è quella della prima guerra mondiale. Tutti ne hanno sentito parlare e tutti ne sono rimasti stupefatti. La notte di Natale del 1914 i due eserciti, l’inglese e il tedesco, che erano abituati a scambiarsi solo proiettili e bombe, provarono una cosa nuova: si scambiarono segni di amicizia.
Furono i tedeschi a prendere l’iniziativa, intonando Stille Nacht, un canto natalizio austriaco del XVIII secolo. Gli inglesi non furono da meno, lo intonarono nella loro lingua. Le loro intenzioni di deporre momentaneamente le armi erano ormai manifeste.
La successiva iniziativa fu presa da un soldato inglese che, legato un fazzoletto bianco alla baionetta, portò una bottiglia di whiskey all’esercito nemico, deponendola tragicamente in un fosso creato dall’esplosione di una bomba. A quel punto furono i tedeschi a replicare. Donarono pacchi di salsicce e biscotti. La mattina dopo i due eserciti si divertirono addirittura giocando a calcio, e da alcune lettere del fronte sembra abbiano vinto i tedeschi 3-2.
Ma questo non fu né il primo né l’unico evento del genere. Una tregua simile di due giorni era avvenuta nell’assedio di Haarlem nel 1573. L’esercito spagnolo e quello orangista la rispettarono e allestirono banchetti bevendo birra e vino. Anche loro purtroppo poi tornarono alle armi come durante la prima guerra mondiale.
Nel corso del primo conflitto mondiale furono soprattutto i comandanti e gli alti ranghi ad arrabbiarsi di più per quanto avvenuto, specie quelli inglesi, mentre i soldati genuinamente si ricordarono di essere solo dei ragazzi o poco più che tali e che la vita poteva ancora sorridergli oltre il grigio del fango e il rosso del sangue. Se volete vedere il bello in una guerra non potete che ricordare questi fatti.