Fotografia di anonimo, località ignota, 1906. Quello che vedete in foto e che apparentemente sembra il vostro vicino di casa bonaccione e abbastanza anonimo con cui vi date il buongiorno e il buonasera da una vita, ma che fatichereste a riconoscere se ve lo trovate vicino in fila alle Poste, è in realtà nientemeno che Bram Stoker, il “papà” del Conte Dracula.
Bram Stoker, dalla laurea in matematica ai vampiri
Intendiamoci: il “papà” del Conte Dracula letterario, Non certo del Vlad Tepes storicamente esistito e le cui peculiarità, chiamiamole così, furono alla base dell’ispirazione del nostro vampiro preferito. Fortunatamente non sbrilluccicante: quando c’era Bram Stoker, sì che i vampiri erano dei mostri succhiasangue come si deve.
Abraham Stoker, meglio noto come Bram Stoker (se il nome di battesimo vi suona famigliare è perché Van Helsing, il personaggio cacciatore di vampiri presente nel suo romanzo Dracula si chiama proprio Abraham), è nato a Dublino l’8 novembre 1847 ed è morto a Londra il 20 aprile 1912.
La sua infanzia fu accompagnata dalla malattia. Estremamente cagionevole di salute, fino all’età di 7 anni non riuscì ad alzarsi in piedi. Non a caso, due tematiche centrali delle sue opere sono proprio il sonno che non finisce mai e la resurrezione dei morti. Si tratta di tematiche che, probabilmente, derivarono dalla sua interminabile infanzia condannato a letto.
All’età di 7 anni, però, fra lo stupore dei medici, per qualche motivo sconosciuto, guarì. Anzi: recuperò il tempo perso sia sui banchi di scuola che nello sport, divenendo un abile sportivo ai tempi universitari.
Fra l’altro Stoker al Trinity College di Dublino studiò storia, letteratura, fisica e matematica, arrivando a laurearsi non in storia o letteratura come si potrebbe ipotizzare vista la sua carriera futura, bensì in matematica.
Successivamente lavorò prima come domestico. Poi lavorò come giornalista e critico teatrale a titolo gratuito per il The Evening Mail (certe cose a quanto pare non cambiano mai). E si dedicò anche all’amministrazione pubblica.
Arrivato all’età di 29 anni ecco che diventa amico e segretario dell’attore Henry Irving. Nel 1878 si sposa con Florence Balcombe, traslocando poi a Londra per dirigere il Lyceum Theatre di Irving. Grazie all’attore, poi, ebbe modo di conoscere il pittore James Abbott McNeill Whistler e Arthur Conan Doyle. Iniziò anche a viaggiare per il mondo.
Per arrotondare, Stoker scriveva romanzi e racconti. Così nel 1897 diede alle stampe il suo romanzo più celebre, Dracula. L’ispirazione per scriverlo gli era venuta nel 1890 quando incontrò il professore ungherese Armin Vambery, il quale gli aveva raccontato proprio la storia del principe rumeno Vlad Tepes Dracul, noto più semplicemente come Dracula.
Stoker colse l’occasione e creò il Conte Dracula così come lo conosciamo oggi. Ci mise ben sette anni a scrivere il romanzo, anche perché si documentò parecchio sulla storia, la cultura e la religione dei Balcani, apprendendo parecchio sulla figura storica di Vlad Tepes.
Bram Stoker morì poi il 20 aprile 1912 a Londra. Le sue spoglie si trovano nel cimitero di Golders Green.