Foto del giorno: la prima, timida, foto della luna

Fotografia di John W. Draper, USA, Università di New York, 1840. Per essere corretti segnaliamo subito in apertura che più di una consueta fotografia, si tratta di un dagherrotipo. Il soggetto, non chiarissimo ma visibile, è la luna ritratta dal tetto dell’osservatorio della New York University.

Procediamo con ordine e spieghiamo in apertura cosa sia il dagherrotipo. Si tratta di una prima tecnica assimilabile alla fotografia inventata nei primi periodi del XIX secolo da Louis Jacques Mandé Daguerre. Il dagherrotipo si ottiene appoggiando una lastra di rame elettroliticamente sopra uno strato di argento, previamente sensibilizzato alla luce grazie ai vapori di iodio.

Dopo ciò sarà necessaria un’attesa di 10-15 minuti ed ecco che lo scatto, per quanto rudimentale, viene fuori. Sarà in questo modo che, nel 1840 da John W. Draper, otterrà il suo personale “scatto” della luna. Nella foto riportata in alto si notano, purtroppo, gli ingenti danni subiti dal dagherrotipo, che conserva comunque il suo immenso fascino.

Al suo centro si nota infatti la luna in tutto il suo splendore, in un bellissimo contrasto tra la posizione calante e la luna piena. Intorno si vedono poi tutte le bolle di liquido che riportano alla mente lo stato ancora rudimentale e difficile della fotografia ai suoi esordi. In ogni caso, i lavori fotografici di John W. Draper non si esauriscono qui, anzi.

Tra il 1839 e l’anno successivo riuscì a creare quelle che saranno considerate le prime fotografie di vita di un volto umano. In particolare ritrasse la sua assistente, in modo abbastanza peculiare. Per aumentare il contrasto e la visibilità del volto femminile, lo cosparse di farina prima di effettuare lo scatto. Purtroppo di queste prime timide prove di fotografia avanzata non ci resta nulla.

In chiusura altre due parole sulla stupenda carriera di Draper, che non si esaurì assolutamente nella fotografia, anzi, questa era solo uno dei suoi passatempi. Fu storico, filosofo, scienziato e fisico. Il suo nome si lega infatti ad una legge in ambito fisico e chimico, la legge di Grotthuss-Draper sulle radiazioni. Un personaggio importantissimo e a dir poco poliedrico che ci regala la prima “foto” della luna.