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il mantello di Enrico II: una veste degna di un re

Il mantello di Enrico II: una veste degna di un re

La storia del mantello di Enrico II merita un racconto a sé. Si trattò di un dono prezioso recapitato da Melo di Bari: il mantello della sua consacrazione detto anche Sternmantel ovvero “mantello dello zodiaco”. L’imperatore Enrico II di Sassonia possedeva un manufatto tessile di eccezionale valore e raffinatezza; i ricami di grande difficoltà tecnica divenivano simboli del potere.

il mantello di Enrico II: una veste degna di un re

Enrico II eletto nel 1002 e incoronato ufficialmente a Roma nel 1014, intraprese una politica di affermazione del potere regio e della volontà riformatrice della chiesa romana. Fondò addirittura un vescovado nell’Alta Franconia, a Bamberga, città che divenne sua residenza.

In questa città sono custoditi alcuni capi di corredo appartenuti all’imperatore canonizzato nel 1146, tra cui lo Sternmantel. Il mantello di eccezionale fattura presenta un fondo azzurro, in origine porpora, con ricami in oro raffiguranti simboli religiosi all’interno di medaglioni. Non solo motivi religiosi come Cristo nella mandorla, angeli e due vescovi ma anche i segni zodiacali e astronomici. Il mantello presenta la raffigurazione del creato.

mantello, Santo Enrico II

L’indumento stellato dello zodiaco fa parte del tesoro di Bamberga ma le sue origini risalgono all’Italia meridionale. Nella primavera del 1020 in occasione della Pasqua, Melo di Bari assieme a papa Benedetto VIII si recò a far visita a Enrico II. Fu allora che Melo omaggiò l’imperatore con il mantello di seta ricamato, che da lì in poi Enrico II utilizzò solo nei cerimoniali più importanti.

Il mantello assolveva alla funzione di sacralizzazione del potere terreno dell’imperatore che in cambio confermò a Melo il titolo di duca di Puglia. L’intesa tra i due principi longobardi portò a un’azione congiunta nel tentativo di limitare l’influenza bizantina sull’Italia meridionale.

mantello, Bamberga

La morte improvvisa di Melo mise fine ai piani dell’imperatore che dispose la sepoltura dell’amico a Bamberga. Dunque il manto è simbolo della regalità e della sacralità del potere, nonché dell’unico uomo autorizzato a regnare sul creato. Si trova presso Bamberga e ne esiste una digitalizzazione che rende l’opera molto più accessibile.