La cerimonia di incoronazione della monarchia britannica ha delle radici molto antiche. Infatti, anche le procedure moderne raccolgono usi e rituali che possiamo far risalire anche fino all’anno mille. Tali caratteristiche della cerimonia che si svolge nell’Abbazia di Westminster dal 1066 permangono attraverso gli innumerevoli sovrani che si sono succeduti nel corso dei secoli. Infatti, l’intento di ogni nuovo sovrano era quello di dimostrare di essere parte di una tradizione antica. Fatto che nell’immaginario comune conferisce grande autorevolezza alla corona. Lo scopo essenziale della cerimonia di incoronazione britannica è che il monarca giuri di sostenere la Chiesa e di governare con onore, saggezza e misericordia. Il monarca viene unto con olio santo e riceve una spada, un globo, un anello, uno scettro e, infine, una corona.
Le primissime cerimonie di investitura di un sovrano britannico risalgono al 953 d.C. con Bath. Ma il tutto si svolgeva con un elmo adornato. Solamente a partire da Guglielmo il Conquistatore, nel 1066, si ebbe una cerimonia con Corona, più simile a quelle che conosciamo oggi, che si tenne nell’abbazia di Westminster.
I re e le regine successivi, tutti desiderosi di mantenere un legame con la storia e di sottolineare la loro legittimità al ruolo, ripeterono molti degli elementi cerimoniali che ancora oggi fanno parte della cerimonia di incoronazione. Ogni monarca aggiungeva qualcosa alla cerimonia, ma nella sua essenza, una combinazione di rituali religiosi e secolari, è rimasta invariata per mille anni.
Gli oggetti centrali della cerimonia, piena di simboli importanti: sono quattro. Il globo del sovrano, simbolo del potere imperiale sul mondo. La sedia del re Edoardo, che risale al XIV secolo. Il cucchiaio dell’incoronazione, che contiene l’olio sacro con cui l’Arcivescovo di Canterbury unge il Sovrano. Ultimo oggetto, ma non per importanza, la corona di Sant’Edoardo. Realizzata in oro massiccio, decorata con pietre preziose, rivestita in tessuto porpora e pelliccia di ermellino.