Non dobbiamo sempre spostarci di molto per fare grandi scoperte. Questa volta limitiamoci ad arrivare a Tusa, in Sicilia. Qui, nel corso degli scavi ad Halaesa Arconidea, gli archeologi hanno trovato un enorme complesso termale romano, uno dei più grandi presenti sull’isola (fino ad oggi, almeno). Tale scoperta rientra nell’ambito della quinta campagna di scavi condotta in zona dall’Università di Palermo in collaborazione con il Parco archeologico di Tindari e il Comune di Tusa.
Torna alla luce il complesso termale di Tusa
La fondazione della città risale al 403 a.C. Eretta su una collina che domina la costa tirrenica e la valle del fiume Tusa, divenne nota per essere una delle prime città siciliane a schierarsi dalla parte di Roma durante la Prima Guerra Punica.
Gli scavi hanno permesso di portare alla luce un complesso termale che si estende per circa 800 metri quadrati. In tutto ciò erano comprese due stanze con un pavimento a mosaico e un cortile circondato da porticati. Si pensa che fosse uno spazio destinato a personalità di spicco della città.
La ricchezza delle decorazioni delle terme, così come le loro dimensioni, ne testimoniano l’importanza come centro comunitario. In realtà queste terme fanno parte di un complesso monumentale più ampio, precedentemente sconosciuto. Oltre alle terme, infatti, qui ci sono una rete di strade e un tratto aggiuntivo delle fortificazioni della città.
Per salvaguardare l’importante sito, sono previsti lavori di restauro e, forse, anche la possibilità di essere visitate in futuro.
Tusa, un tempo Halaesa Arconidea, fu una città molto importante in Sicilia. Grazie alla sua alleanza con Roma durante la Prima Guerra Punica (264-241 a.C.), fu una delle prime città siciliane ad avere privilegi speciali (no, lo so che lo state pensando, ma Roma a quei tempi non promise il Ponte sullo Stretto, ma forse solo perché Tusa si trova in tutt’altra parte della Sicilia):
- esenzioni dalle tasse e decime agricole
- autonomia politica
Dopo la conquista di Siracusa da parte di Roma nel 212 a.C., Halaesa Arconidea divenne nota come una delle cinque “civitates liberae et immunes” dell’isola. La città prosperò anche durante il periodo imperiale, ottenendo lo status di Municipium prima della morte di Augusto nel 14 d.C.