Fotografia di anonimo, USA, 1956. Stanlio e Ollio posano insieme per quella che sarà la loro ultima fotografia. Come dimenticare quel celebre accento inglese che faceva ridere già di per sé, e poi gli innumerevoli film insieme, sempre pronti a fare satira ma a trattare anche temi non scontati. Vediamo dunque insieme qualcosa in più sul conto di Stan Laurel e di Oliver Hardy.
Tutti noi abbiamo un amico che definire tale è troppo poco. Bene, per Stanlio e per Ollio sicuramente sarà stato così. Fra brevi, corti e lungometraggi solcarono insieme il set per ben 107 volte! Il loro primo film risale al 1919 (anche se uscirà solo due anni dopo), quando Gilbert Anderson scrittura insieme i loro personaggi per Cane fortunato. Nasceva una coppia inscindibile come l’atomo; due opposti nel fisico e nel carattere che si completavano come il sole e la luna.
Una delle prove più dure, sul finire degli anni venti e agli albori del nuovo decennio, fu il passaggio al sonoro. Molti attori, soprattutto comici, persero il loro appeal e la loro fama nella transizione dalla pantomima e dallo slapstick al recitato e al parlato. Stanlio inoltre temeva per il suo difetto vocale (soffriva di sigmatismo, popolarmente detta zeppola) e aveva una pronuncia tipica dell’Inghilterra settentrionale. Ma se i dettagli fanno la differenza, proprio questi due tratti caratteristici lo renderanno peculiarmente famoso e i due supereranno a pieni voti la prova del passaggio al sonoro.
Torniamo ora però allo scatto del giorno e ai frangenti più tragici e finali della loro vita. L’ultimo film fu esattamente 30 anni dopo la pubblicazione del primo, ovvero nel 1951. Nello scatto pare che i due si rincontrarono per firmare un nuovo contratto per un film basato sulle fiabe. Questo, tuttavia, non vide mai la luce per via della salute di Ollio che ebbe un attacco di cuore nel 1955 e di un ictus subito dopo. A nulla purtroppo servì la dieta che seguì dopo il problema cardiaco che lo portò a perdere un ingente quantità di peso, perdendo consequenzialmente la connaturazione caratteristica del suo personaggio.
Stanlio non si presentò al suo funerale, subendo numerosi insulti e alimentando strane teorie di meschina malafede. Si scoprì in seguito che proprio in quei giorni anche lui ebbe un attacco di cuore. La sua vita durò altri 9 anni e morì il 23 febbraio del 1965. Pare che qualche momento prima della morte disse, con il suo humor incredibilmente leggero nel momento più pesante della vita:” Se qualcuno piangerà al mio funerale giuro che non gli parlerò mai più“.
Lo scatto dunque è un’ultima, bellissima e profonda testimonianza di due amici, due ragazzini ma anche due signori. Colossi del cinema muto e sonoro, Stanlio e Ollio sono oggi nei cuori di chiunque nella vita abbia visto almeno una volta uno dei loro fantastici film. Allora ricordiamoli così, buffi e sorridenti come ci abituarono a vederli sempre sul set.