Ricordate la fallimentare, disastrosa e tragica spedizione artica della HMS Erebus e HMS Terror? Quella condotta dall’esploratore britannico Sir John Franklin e che si concluse con la scomparsa di entrambe le navi nel 1845?
Ebbene, adesso grazie al test del DNA è stato possibile identificare con certezza un secondo membro della spedizione. In una remota zona artica, infatti, i ricercatori hanno recuperato le ossa di James Fitzjames, uno dei capitani delle due navi scomparse.
Cosa successe all’Erebus e alla Terror?
Se volete conoscere tutta la storia dell’Erebus e della Terror, ne avevamo parlato approfonditamente qui. Per tacere, poi, delle serie TV e film dedicati all’argomento (più o meno romanzati, a dire il vero). Comunque sia, la spedizione guidata da Franklin avrebbe dovuto trovare il passaggio a nord-ovest attraverso l’Artico canadese.
Solo che l’esploratore e tutti i suoi 128 uomini non fecero mai ritorno, condannati a una storia di fame e morte fra i ghiacci. L’idea alla base della spedizione era quella di mappare il Passaggio a nord-ovest per l’Artico.
Così Franklin partì con due navi, l’Erebus e la Terror, per un totale di 129 uomini. Tuttavia Sir John Franklin morì durante il viaggio e proprio Fitzjames fu uno dei due uomini che lo sostituirono come comandante.
L’Erebus e la Terror, però, non erano destinate a scoprire il passaggio. Infatti le navi rimasero bloccate nei ghiacci e così Fitzjames guidò i membri dell’equipaggio in un tentativo di fuga dai ghiacci dell’Artico. Ma nessuno sopravvisse.
Fra l’altro Fitzjames fu anche il co-firmatario dell’ultimo messaggio noto della spedizione: “Sir John Franklin è morto l’11 giugno 1847 e le perdite totali per morte nella spedizione ammontano fino ad oggi a nove ufficiali e 15 uomini… (NOi) partiamo doman, il 26, per il fiume Back Fish”.
Per quanto riguarda i relitti delle due navi, la HMS Erebus è stata ritrovata nel 2014, mentre la Terror nel 2016. I resti di Fitzjames sono stati identificati dai ricercatori dell’Università di Waterloo e della Lakehead University tramite l’analisi del DNA di un discendente vivente del comandante.
Messe a confronto con il DNA proveniente dal sito archeologico di King William Island, dove sono state trovate 451 ossa appartenenti ad almeno 13 marinai di Franklin, ecco che è stato possibile risalire all’identità dell’uomo.
Se ricordate, però, abbiamo detto all’inizio che Fitzjames è il secondo uomo della spedizione di Franklin ad essere stato identificato. Il primo era John Gregory, un ingegnere della Erebus identificato già nel 2021.