Foto del giorno di Kurt Strumpf, Giochi Olimpici di Monaco, Germania Ovest, 1972. Durante quella che doveva essere la manifestazione sportiva più grande al mondo, si ebbero giorni di paura e terrore, con rapimenti e richieste di riscatto. Sembrano scene da film giallo o righe tratta da un libro, parliamo però del movimento Black September e del Massacro di Monaco.
L’azione, orchestrata alla perfezione, comincia nei giorni precedenti degli eventi più caldi. Il 17 luglio dello stesso anno, Abu Dawud, uno dei membri del commando, effettua una ricognizione del villaggio olimpico per studiarlo al meglio. Il 24 agosto, un altro membro del commando d’assalto, Abu Iyad, arriva all’aeroporto di Francoforte con un altro uomo e una donna, e 5 valige Samsonite blu uguali.
Quando scattano i controlli su una di queste, che apparentemente trasportava della biancheria femminile, la donna in loro compagnia si indispettisce. Gli agenti, presi da uno scatto di moralità, lasciano passare la donna, senza toccare la “sua” biancheria. Si scoprirà solo dopo che in realtà quei bagagli contenevano sei Kalašnikov, due pistole mitragliatrici e molteplici caricatori. Oramai però era troppo tardi.
Ma gli errori nei controlli non finirono qui: arrivati davanti al villaggio olimpico, Abu Dawud vide la delegazione brasiliana poco dopo il cancello. Chiese dunque al guardiano il permesso per entrare poiché la sua compagna conosceva uno degli atleti (disse che erano compagni di scuola). Spoiler alert: il guardiano credette al terrorista che fece un’altra tranquilla ricognizione ravvicinata del luogo del futuro attentato.
Aiutati a scavalcare nella notte tra il 4 e 5 settembre dagli atleti canadesi di ritorno dai locali di Monaco (li scambiarono per degli altri atleti), il commando era oramai dentro. Fecero irruzione nei locali della delegazione israeliana e uccisero sul colpo l’allenatore di wrestling Moshe Weinberg e il sollevatore di pesi Josef Romano. Altri 9 membri della delegazione divennero ostaggi.
La vicenda si concluse in modo a dir poco rocambolesco: forze speciali che tanto speciali non erano, vari ultimatum dei palestinesi, granate lanciate su un elicottero. Questa però è una storia a parte che vi racconteremo in un altro articolo. Per ora godetevi qualche scatto emblematico di quella vicenda.