Almanacco del giorno 14 settembre, anno 1984: Joe Kittinger diventa il primo uomo a sorvolare l’Oceano Atlantico con una mongolfiera. 106.400.000 km quadrati di superficie, corrispondenti al 20% dell’intera superficie terreste e al 26% della superficie d’acqua. Sono questi i numeri che riguardano il secondo oceano più grande della terra che prende il proprio nome dal mitologico “Mare d’Atlante“.
Quella di Joe Kittinger non fu assolutamente una passeggiata di salute, né tantomeno il suo unico record. L’aviatore statunitense della United States Air Force divenne famoso anche per il suo tuffo dalla stratosfera, da ben 31,33 km d’altezza. Insomma, il fegato e la voglia di fare cose estreme di sicuro non gli mancavano. Pensate che, fino al 2012, fu l’uomo ad aver raggiunto la velocità più grande mai registrata (poi superato dal celebre Felix Baumgartner, che si lanciò da quasi 40 km).
Torniamo ora però alla sua impresa del 1984. Partì dal Maine, lo stato più a nord-est degli States, col suo pallone aerostatico, per atterrare, il 18 settembre, in Liguria. Nella località Cascinassa, all’interno degli intricati boschi di Cairo Montenotte, ancora oggi una targa commemorativa ricorda quell’impresa.
Percorse circa 5792 km, alla non modesta altezza di 4500 metri, con una velocità media di 60 km/h. La traversata durò quasi per 4 giorni consecutivi, precisamente 95 ore. L’allora presidente Ronald Reagan lo commemorerà dicendo che Kittinger rappresentava “quanto vi è di meglio nello spirito americano“. Un momento di sicuro memorabile, ma che ebbe qualche problemino.
Al momento dell’atterraggio infatti qualcosa andò stortò. Joe, non controllando al meglio il movimento del suo pallone aerostatico, si fratturò un piede. Si trattò però di un piccolissimo incidente di percorso che non inficiò minimamente sulla totalità dell’impresa. Già, anche perché le feste e i premi non finirono lì.
Al soglio della presidenza della Repubblica Italiana stava infatti un savonese, nel cui territorio atterrò Kittinger. Parliamo di Sandro Pertini, che lo invitò a Roma per congratularsi e gli attribuì il titolo di Commendatore. Morto nel dicembre di due anni fa, le sue gesta sono ancora vive e ricordate: non è da tutti farsi un viaggetto così lungo in solitaria e in mongolfiera.