Almanacco dell’11 agosto, anno 117: muore l’imperatore Traiano. Un grandissimo personaggio della storia romana, fra i più grandi imperatori avuti da Roma. Mantenne saldo nelle sue possenti mani il titolo dal 27 gennaio del 98 d.C. fino a quel fatidico 11 agosto del 117, alla sua morte. Ripercorriamo brevemente la sua vicenda.
Marco Ulpio Nerva Traiano nacque a Italica, una colonia romana oggi detta Santiponce (Andalusia) nell’allora provincia dell’Hispania Baetica. Della sua madre, Marcia, sappiamo ben poco, al contrario del padre. Quest’ultimo, che portava il suo stesso nome, fu un importante senatore e ricoprì anche la carica di pretore tra il 58 ed il 60 d.C.
Ricevette un’educazione come si deve per uno del suo rango, eccellendo in grammatica, retorica e greco. Tra il 75 ed il 76 d.C. si sposò con Pompeia Plotina, prima di salire al trono imperiale. Si trattava di una donna colta e pia, una fruttuosa compagnia per il nostro protagonista che indusse in lui anche la passione per la filosofia. In questo periodo inoltre già ricopriva importanti cariche militari.
Cominciò come tribuno militare, a seguito del padre, che era legatus legionis della X Fretensis. Mantenne la carica per oltre dieci anni, prima di diventare, sotto Vespasiano e sotto Tito, questore del tesoro senatoriale. Sotto il successivo principato di Domiziano divenne invece pretore. Qualche anno dopo questa carica guidò invece la legio VII Gemina in qualità di legatus legionis.
Non potendo dilungarci ulteriormente sulle questioni di questi anni, facciamo un piccolo passo in avanti ed introduciamo un altro personaggio molto importante per la vicenda: Marco Cocceio Nerva. Alla veneranda età di 65 anni, nel 96 d.C., fu eletto imperatore, ma, sempre per farla molto breve, non era una scelta molto gradita. Associò così al trono (secondo il criterio della scelta del successore per adozione) proprio Traiano. Quest’ultimo era al contrario molto gradito soprattutto fra le truppe che guidava.
Il 28 gennaio del 98, mentre si trovava a Colonia, lo raggiunse il cugino e successore Adriano. Gli comunicò che Marco Cocceio Nerva era morto e che lui era il nuovo imperatore di Roma. Il resto diventa storia, con tutte le campagne militari vinte e con Roma che sotto Traiano raggiunge l’apice dello splendore e la massima espansione territoriale.