La vicenda che vi racconteremo oggi è una di quelle che canonicamente si dicono a lieto fine. Parleremo di Richard Williams, un uomo che in tutta la sua sfortuna, divenne un campione olimpico. Uno dei pochi sopravvissuti al disastro del Titanic e che, con immensa forza di volontà arrivo più in alto di tutti, a livello mondiale. Tuffiamoci in questo racconto allora.
Quel maledetto 14 aprile del 1912, Richard si trovava a bordo del transatlantico più famoso della storia, suo malgrado. Visse in prima persona e sulla sua pelle l’immane tragedia. Rimase per una intera notte alla deriva nell’oceano Atlantico, prima di essere salvato dalla RMS Carpathia. Appena a bordo gli arriva una brutta notizia, bruttissima. Sopravvisse ma subì subito un grande shock: le gambe erano messe malissimo, congelate a tal punto da dover essere amputate.
Entra qui in gioco l’estrema tenacia di Richard. Una voce dall’interno gli diceva di resistere, di opporsi alla brutalità del destino. Sopravvissuto al Titanic, decise di non farsi amputare nemmeno le gambe. Sarà la scelta migliore della sua vita, e lo vedrà diverso tempo dopo. Comunica la sua decisione ai medici che la accettano ed evitano l’amputazione.
Chiaramente la sua sola volontà ed il suo coraggio non bastavano per salvagli gli arti. Serviva anche allenamento e costanza e così, per tutto il viaggio del ritorno, si applicò. Passava le lunghe giornate camminando sul ponte della RMS Carpathia e stimolava i suoi arti. Non voleva in nessun modo darla vinta a quel tragico destino, e ci riuscì. Ma ancora una volta il bello doveva arrivare.
In quello stesso anno, tra il 19 ed il 26 agosto, si tenne in America il celebre US Open di tennis. Piccolo dettaglio: Williams era un grande tennista. In quello stesso anno, in quella stessa competizione, incredibilmente vinse il doppio misto maschile. Dalla morte sfiorata alla vittoria di un torneo sportivo. Che spettacolo la vita!
Ma il tetto del mondo lo attendeva. All’età di 33 anni, nel 1924, Richard gareggiò alle Olimpiadi di Parigi e vinse l’oro olimpico insieme ad una tennista di nome Hazel Hotchkiss Whigtman. Complimenti a Richard Williams dunque ed alla sua grande tenacia.