Questa interessante scoperta arriva dalla Bulgaria, più precisamente dalla baia di Chengene Skele. Qui i ricercatori hanno trovato ben 112 vasi di vetro, sia interi che frammentati, probabilmente risalenti a secoli fa. In realtà il ritrovamento è avvenuto nel mese di giugno 2024, durante alcuni lavori archeologici subacquei effettuati nella suddetta baia, nel distretto di Burgas.
Da dove arrivano questi vasi di vetro?
Secondo quanto riferito dal Museo storico regionale di Burgas, il team di archeologi del Museo di storia nazionale, capitanato dal professor Ivan Hirstov, ha dovuto fare immersioni in cinque aree diverse della baia.
Già in precedenza, nel 2020 e nel 2021, nella baia erano state trovate decine di frammenti di oggetti di vetro. Si pensa che tutti questi oggetti e frammenti di vetro facessero parte di un carico rovesciato in mare da una barca o da una nave, magari durante una tempesta. O magari a causa di un’onda alta.
Il che vuol dire, seguendo l’ipotesi del Museo, che è altamente probabile che il relitto della nave che trasportava questi vasi di vetro si trovi da qualche parte nelle vicinanze del ritrovamento.
In effetti questo sarebbe confermato dal fatto che sott’acqua erano presenti anche i resti di alcune catene di ancoraggio in ferro e di vasi di ceramica, con caratteristiche tipiche di produzione del tardo Medioevo e del Rinascimento.
Al momento si pensa che questi vasi siano stati realizzati in una bottega di Murano, a Venezia, nel corso della seconda metà del XVI secolo o all’inizio del XVII secolo al massimo. Ma si attendono ulteriori dettagli, visto che ci sono diverse zone che devono ancora essere esplorate.
Inoltre bisogna ancora attendere i risultati della datazione per essere sicuri della collocazione temporale di questi vasi. E intanto le ricerche vanno avanti, anche perché forniranno utili informazioni sull’organizzazione commerciale dell’epoca.