Dopo la presa di Gerusalemme da parte dell’Occidente Cristiano, Gerusalemme affrontò un periodo di grandi tensioni. Le parti in guerra erano due blocchi, che nell’XI secolo rappresentavano due sistemi ideologici e culturali diametralmente opposti. Per il mondo Cristiano e per il mondo Islamico tenere sotto scacco la città era di fondamentale importanza dal punto di vista ‘propagandistico’. Infatti, i cristiani avrebbero avuto il controllo sulla città che aveva dato vita al cristianesimo. Per il mondo Islamico significava riprendersi un territorio che gli era stato sottratto da un invasore straniero. Il re Lebbroso, Baldovino IV fu il re più famoso di questo periodo e si trovò a scontrarsi con il Saladino.
Fortunatamente per i Crociati, però, gli Egizi non avevano un esercito in grado di tenere testa alla cavalleria occidentale, che poteva mettere in campo risorse di gran lunga superiori. Ma nel 1177 i crociati attraversarono una grave crisi a causa del loro sovrano. Baldovino IV, soprannominato ”Il re Lebbroso” era davvero malato di Lebbra, unitamente al fatto che aveva solamente 16 anni, non avrebbe mai potuto lasciare eredi. Il Saladino, approfittò di questo momento di incertezza per passare all’offensiva.
Baldovino, saputo di questa avanzata, invitò tutti i cristiani di Gerusalemme a prendere le armi in difesa del regno. Di conseguenza, la sua fanteria crebbe notevolmente. Era il novembre 1177 a Monstgisard. Nonostante la sicurezza del Saladino, Il re cristiano condusse il suo esercito con grande abilità e le forze egiziane non poterono che soccombere dalla cavalleria cristiana. Le guardie del Sultano furono le uniche a combattere per difendere il loro capo e caddero come mosche. Grazie all’eroico sacrificio delle guardie il Saladino riuscì ad avere il tempo necessario per fuggire.
Saladino Alla fine, dopo aver sconfitto tutti i nemici i crociati iniziarono un inseguimento per cercare di raggiungere il Sultano che durò fino a notte.