I legami tra Italia e Argentina, si sa, sono moltissimi. Dalle grandi migrazioni del secolo scorso nascono interazioni che durano tuttora. Fra queste, di sicuro, vi è il Lunfardo, una lingua parlata nella nazione sudamericana e che presenta un sacco di inflessioni italiane. Vediamo brevemente come nasce e come si sviluppa.
Il Lunfa, come spesso era chiamato, nasce nei sobborghi più reconditi della capitale Argentina. A Buenos Aires, nel XIX secolo, criminali e gente di basso rango parlava questo gergo nascente. Secondo alcuni, si trattava di un modo per non farsi capire dalle guardie carcerarie o dalle autorità di polizia, un sistema di riconoscimento endogeno a determinati ceti.
Un altro legame molto forte che presenta il Lunfardo è con la musica. Lontano da criminalità e malviventi, a Montevideo, Buenos Aires e Rosario, zone toccate dalla presenza della Lunfa, tale argot spagnolo si utilizzava per il Tango. Era una sorta di lingua principale utilizzata appositamente per le canzoni di tale genere letterario.
Ma arriviamo al dunque: perché tale lingua, essendo un argot spagnolo, ha origine italiana? “Lunfardo” significava infatti “Lombardo” ed era utilizzato come sinonimo di ladro, mano lesta. Se ci pensate, questo si sposa benissimo con il contesto in cui nasce e si sviluppa, anche se poi tale lingua avrà risvolti leggermente più ampi e diversi. I lombardi erano poi noti approfittatori e prestatori di denaro a interesse. Se fate 2+2 verrà fuori 4.
Per quanto riguarda il funzionamento invece si tratta di un antico stratagemma sempre attuale. Si procedeva invertendo le sillabe all’interno delle parole, secondo il processo del cosiddetto vesre, ovvero l’ inversione delle sillabe di revés, che significa per l’appunto “contrario”. Nulla di estremamente complesso e sofisticato, solo l’utilizzo di inventiva e creatività.
In breve, per concludere: un linguaggio nato umile, da una crasi di parole lombarde, venete, piemontesi e di altre zone del nord d’Italia, si sviluppa a tal punto da arrivare agli strati più alti della società e inizia a comparire anche in libri e scritti vari. Nato come lingua umile e delinquenziale, diventa colonna portante del tango argentino. Una lingua, si sa, muta continuamente. Il Lunfardo forse ogni tanto esagera.