Nel corso della storia, di relazioni amorose illecite finite in tragedia ne abbiamo sentite davvero tante. Eppure suscitano un’attrattiva che non sappiamo esattamente definire. Sarà perché la forza dell’amore vince su tutto, sarà perché sono vicende dal grandissimo valore simbolico ed emotivo, queste storie sentimentali, talvolta folli, ci catturano. Il caso di Inés de Castro non fa eccezione.
Inés de Castro nasce in Galizia, nella Spagna nord-occidentale, tra il 1320 e il 1325. Nipote, da parte di madre, del re castigliano Sancho IV e membro di una delle famiglia galiziane più importanti dell’epoca. Inés in giovane età cade innamorata di un altrettanto giovane ragazzo di nome Pietro (in realtà Pedro). Fin qui nulla di strano, se non fosse che Pietro è principe di Portogallo, erede al trono e promesso sposo della cugina di Inés. Boom!
Il principe Pietro sposa la cugina di Inés e dal matrimonio nasce anche un figlio. Tuttavia Pietro ama la ragazza galiziana e con lei intrattiene una relazione illecita, trascurando sua moglie. Alfonso IV, re di Portogallo nonché padre di don Pedro, ammonisce il figlio e allontana l’amante. Purtroppo la moglie del principe viene a mancare per complicanze post-parto.
Da questo momento accade l’impensabile: Pietro spinge per sposare Inés, papà Alfonso non è d’accordo perché ritiene che la relazione possa destabilizzare la corte e la posizione internazionale del regno. Per impedire che l’amore venga suggellato dal matrimonio, il re pone fine alla vita della povera Inés. L’ira di Pietro è immediata.
A cavallo tra il 1356 e il 1357 in Portogallo scoppia una guerra civile tra forze leali al principe e forze vicine al re. Alla fine si giunge ad una pace e Alfonso ci lascia, la corona è di don Pedro, che diviene Pietro I di Portogallo. Il nuovo re decide di concedere alla defunta amata quello che nessuno le ha permesso in vita, di divenire la regina consorte.
Pietro fa riesumare il cadavere di Inés de Castro, lo prepara per l’incoronazione e fa prestare giuramento a tutta la corte, a forza di baciamano nei confronti della regina. Se pensate che sia macabro, allora non sapete di cosa è capace l’amore.