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relitto antikythera

Nuovi scavi rivelano dettagli sorprendenti nel relitto di Antikythera

Dagli scavi del 2024 sul relitto di Antikythera ecco che sono emerse nuove, importanti scoperte. Fra di esse spicca anche una parte notevole dello scafo della nave. Il tutto è poi stato reso pubblico dalla Swiss School of Archaeology in Greece (ESAG).

Novità dal relitto di Antikythera

relitto antikythera
Crediti foto: @ESAG

Effettivamente, la scoperta più importante del 2024 è proprio la parte strutturale dello scafo della nave. Si tratta di una parte dello scafo comprensiva degli elementi di fissaggio originali e del rivestimento protettivo esterno, ancora in ottime condizioni.

Questa porzione di scafo è formato da assi e telai ancora nella loro posizione originale e ancora attaccati, il che consente agli scienziati di pensare che la metodologia di costruzione adottata all’epoca fosse quella chiamata “shell first”. In pratia i costruttori prima realizzavano lo scafo con le assi e poi installavano gli elementi interni. Al giorno d’oggi, invece, si procede al contrario.

relitto antikythera nave
Crediti foto: @ESAG

Secondo il professor Lorenz Baumer, dell’Università di Ginevra, co-direttore del progetto insieme con la dottoressa Angeliki G. Simosi, questa scoperta permette non solo di apprendere alcune caratteristiche costruttive della nave finora ignote, ma anche di determinare meglio la posizione e l’orientamento del relitto.

Inoltre si spera che gli scavi attuali permettano anche di capire come abbia fatto il relitto ad affondare, scoprendo magari se anche altre navi siano state coinvolte in questa tragedia.

Come se non bastasse, è stato anche identificato un secondo sito, pieno di resti di ceramiche e di un recipiente ligneo. Nei due siti di scavo sono state anche aperte nuove trincee che hanno permesso di trovare circa 300 oggetti, fra cui frammenti di marmo, cocci di ceramica ed altri elementi strutturali dello scafo della nave.

relitto antikythera grecia
Crediti foto: @ESAG

I frammenti di marmo suggeriscono che sulla nave viaggiassero anche diverse statue. L’analisi delle anfore, invece, ha rivelato la presenza di tipi diversi, fra cui anche anfore di Chio e di Rodi. Alcune di questa anfore, poi, erano anche impermeabilizzate con del mastice.